Viadana, Fabio Merlino. La battaglia contro le barriere inizia dai poliambulatori
Ricordiamoci che una città a misura di chi ha più difficoltà è inevitabilmente una città alla portata di tutti
VIADANA – “Mi batterò affinché Viadana diventi tra le città più accessibili in assoluto. Ricordiamoci che una città a misura di chi ha più difficoltà è inevitabilmente una città alla portata di tutti”. Si chiude così la prima delle verifiche di Fabio Merlino per quel che riguarda le barriere architettoniche della città di Viadana. Aveva detto sì a Alessia Minotti che gli aveva chiesto una mano perché quella dell’abbattimento delle barriere architettoniche dove ancora persistono è una delle battaglie che la candidata sindaco ha promesso di portare avanti se sarà eletta.
Questa mattina le verifiche di Fabio sono iniziate nella struttura dove sono ubicati i poliambulatori dell’ASL. Completa la relazione che ha messo in luce che la struttura dei poliambulatori non è alla portata di tutti, soprattutto di chi ha difficoltà di deambulazione o si muove in carrozzina.
“Giornata di commissioni con visita presso i poliambulatori dell’ASL di Viadana, voglio iniziare da qui a ‘denunciare’ pubblicamente tutto quello che non va, e che bisogna cambiare. Siamo nel 2020 ed è inammissibile che un servizio pubblico per lo più sanitario presenti tutte queste defezioni e mancanze di attenzioni verso un diversamente abile. Ma veniamo a noi, arrivi all’asl i poliambulatori si trovano nell’ala nuova quella dove vi è la lunga degenza, in cui a causa dell’emergenza Covid-19 è stata adibito il primo piano alla riabilitazione dei pazienti infetti, naturalmente è stato fatto un percorso alternativo creando una rampetta in cemento con un dislivello rilevante che risulta essere pericoloso (se fossi stato solo non sarei riuscito), superato il checkpoint di controllo arrivi al varco della sala d’aspetto per i poliambulatori ma non puoi entrare perché tra la colonna ed il muro ci sono le panche quindi resti in mezzo al varco creando inevitabilmente un assembramento con chi è in uscita dalle visite o chi come te attende, altro problema i medici di base sono al secondo piano e per raggiungerli o sei un miracolato e fai le scale o resti giù perché l’ascensore risulta troppo piccolo in quanto quello grande è stato riservato a chi in barella deve raggiungere il reparto Covid ma questo comporta farsi visitare dal proprio medico di base in mezzo al corridoio nella totale mancanza di dignità del genere umano oltre che della privacy (non parlo per me il mio medico di base è altrove) ma il problema resta ed è reale. Torniamo fuori l’ingresso dell’ASL ala vecchia ha una rampa in cemento con una pendenza pari o superiore all’8% questo fa sì che un diversamente abile in autonomia fatica ad entrare e svolgere le proprie faccende. Siamo nel 2020 e non tollero più tutte queste defezioni, mi batterò affinché Viadana diventi tra le città più accessibili in assoluto. Ricordiamoci che una città a misura di chi ha più difficoltà è inevitabilmente una città alla portata di tutti”.
N.C.