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I sindacati chiedono un 'nuovo patto per la salute' Tre presidi in Regione

“La gestione istituzionale – lamentano i sindacati – è stata per molti aspetti cruciali manchevole, sbagliata e tardiva”. Le sigle sindacali quindi spiegano: “Se il sistema ha retto lo si deve solo all’impegno e alla dedizione di tutti i lavoratori del settore”.

Cgil, Cisl e Uil hanno indetto tre giorni di mobilitazione regionale in cui sono stati organizzati altrettanti presidi sotto Palazzo Lombardia a Milano per “un nuovo patto per la salute”. Il primo, dal titolo ‘Le Rsa non sono ospedali.Testimoni di una strage: 6000 vittime tra gli anziani”, avrà luogo domani, martedì 16 giugno dalle 9.30 alle 12.00. Seguiranno gli appuntamenti di venerdì 19 giugno (9.30-12, ‘Obiettivi primari: sorveglianza epidemiologica, medicina di territorio e continuità assistenziale. Ripartiamo dai distretti’) e di martedì 23 giugno (9.30-12, ‘Ripensare l’ospedale per il futuro della sanità lombarda’).

“La gestione istituzionale – lamentano i sindacati – è stata per molti aspetti cruciali manchevole, sbagliata e tardiva”. Le sigle sindacali quindi spiegano: “Se il sistema ha retto lo si deve solo all’impegno e alla dedizione di tutti i lavoratori del settore”. Regione Lombardia, evidenziano ancora,  ha dovuto “arrendersi all’evidenza e mettere in agenda una ineludibile verifica della legge regionale 23 del 2015, alla luce non solo delle evidenti inadempienze attuative e della sperimentata inefficienza e inefficacia di taluni aspetti di organizzazione del sistema”, ma anche “di una percezione, mai così diffusa nel discorso pubblico prima di questa crisi, dell’importanza della medicina di territorio, della riorganizzazione e innovazione dei servizi di cura, dei modelli assistenziali e della rete sociosanitaria”.

I presidi, rigorosi dal punto di vista organizzativo al fine di rispettare le norme vigenti, a partire dal distanziamento sociale, saranno “l’occasione per denunciare ciò che non ha funzionato, rilanciare le nostre proposte e dare voce a chi ha vissuto la drammaticità dell’emergenza sanitaria”. Al termine del percorso, le proposte di Cgil, Cisl e UilLombardia e delle Federazioni che rappresentano i pensionati e tutti i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, diventeranno il Manifesto del sindacato lombardo ‘Più sanità pubblica, più medicina di territorio, tutelando il lavoro nel sistema sanitario e sociosanitario’, sul quale chiederanno l’apertura di un tavolo permanente di confronto con la Presidenza di Regione Lombardia, e che verrà indirizzato anche al Consiglio regionale e alle Autorità sanitarie.

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