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Esami di maturità al via: domani riunione dei presidenti di commissione, mercoledì le prove

Studenti e personale scolastico dovranno compilare un’autodichiarazione che attesti lo stato di salute e dovrà essere garantita la disponibilità di un locale dove fare accomodare chi avesse temperatura superiore ai 37,5 gradi o presentasse sintomi respiratori.

Al via gli esami di maturità anche per la scuola cremonese. I presidenti delle commissioni (gli unici membri esterni quest’anno) si riuniranno in teleconferenza domani, lunedi 15 giugno, quindi il via alle prove poi da mercoledì 17. Fra inediti protocolli sanitari e consuete preoccupazioni per le rinunce dei commissari, gli esami di Stato si svolgeranno quest’anno in maniera ancora una volta diversa dalle precedenti. A cominciare appunto dalle regole sulle sicurezza. Alcune scuole hanno messo online il testo del protocollo concordato con i sindacati. Al liceo Manin ad esempio si specifica l’utilizzo di locali idonei a consentire l’aerazione; distanza minima tra posti a sedere di 2 metri, obbligo di mascherine sia per i commissari (da sostituire ad ogni sessione mattutina/ pomeridiana) che per gli studenti e il loro eventuale accompagnatore (uno solo ammesso). Niente obbligatorietà per guanti, ma sanificazione delle mani per tutti. Sono solo alcune delle disposizioni previste, con allegata anche la rappresentazione grafica della disposizioni dei banchi in una delle aule utilizzate.

Studenti e personale scolastico dovranno compilare un’autodichiarazione che attesti lo stato di salute e dovrà essere garantita la disponibilità di un locale dove fare accomodare chi avesse temperatura superiore ai 37,5 gradi  o presentasse sintomi respiratori. Per ogni sede scolastica è stato previsto un percorso di entrata ed uscita: sempre nel caso del Manin, ad esempio, l’ingresso per tutti sarà da via Cavallotti 2 ed il collegamento al piano primo avverrà unicamente dallo scalone con il vano ascensore. Dal primo piano, uscita obbligatoria in via Boldori  attraverso la scala posta sul corridoio del lato di san Marcellino, mentre chi resterà al piano terra uscirà dal portone rivolto verso la via Rigotti.

Disposizioni dunque rigide e fiscali, in sintonia con quanto l’amministrazione scolastica centrale ha imposto da tre mesi a questa parte: l’Italia è uno dei pochi Paesi al mondo che non ha consentito la riapertura delle scuole dopo la fine della fase1 dell’emergenza sanitaria e non è ancora noto se non a grandi linee come avverrà la riapertura del prossimo anno scolastico. E a togliere pathos a questa edizione degli esami di stato, contribuisce anche la raccomandazione agli studenti di allontanarsi il più presto possibile dai locali scolastici non appena effettuato il colloquio.

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