Economia

CNC: "Negli incontri avuti il sindaco si è dimenticato di chiamarci"

atteggiamento contraddittorio dell’amministrazione che denigra l’opposizione, boccia le proposte fatte in consiglio, e poi, per mancanza di idee proprie, si trova a dover utilizzare gli stessi strumenti

CASALMAGGIORE – Un’amministrazione che prima boccia le proposte della minoranza, poi le fa proprie. Un’amministrazione che non mantiene le promesse. Questo il senso del lungo comunicato firmato da tutti i consiglieri di CNC e consegnato alla stampa.

“Il Comune – scrivono i rappresentanti di CNC – finalmente si è espresso nel senso di concedere agevolazioni fiscali di varia natura. Nei giorni scorsi ci eravamo preoccupati quando, non avendo visto alcun accenno in tal senso nelle pubblicazioni del 5 giugno sul sito, abbiamo pensato che l’amministrazione mantenesse la linea pallidamente difensiva delineata in Consiglio.

Per fortuna gli esempi ormai numerosi di altri Comuni e la nostra continua insistenza su social e giornali pare abbiano rimosso ostacoli che sembravano insormontabili. Anche il tavolo, quello saccentemente deriso come “compitino” e sottolineato dalla maggioranza con il professorale matitone rosso e blu, è stato fatto. Nella sua forma più agile, come avevamo detto sia giusto declinare questi tavoli all’abbisogna, è stato fatto.

Era inevitabile. “Vi do la mia parola che nei futuri incontri chiameremo anche voi” aveva detto il sindaco, ma di questo si è dimenticato, pazienza, speriamo nei prossimi. Noi crediamo che i cambiamenti culturali vadano nella direzione di aprire, con le dovute modalità, anche ai diretti interessati, oltre che ai corpi intermedi, per porre le basi per una crescita in progettualità partecipate, ma la cosa è forse troppo fuori dagli schemi per poter essere anche solo concepita.

Le proposte che sono uscite sono tutte quelle, una dopo l’altra, che avevamo elencato a grandi linee in Consiglio comunale, era inevitabile anche questo. Il milione per il quale si è impegnato Pizzetti è tempestivamente arrivato. Insomma, ancora una volta, come già successo per ospedale, registro epidemiologico e colonnina dell’aria, anche per la ripartenza, CNC contribuisce ampiamente a riempire l’agenda. E nonostante le bocciature (solo di facciata) stiamo continuando a lavorare su vari settori che crediamo dovrebbero essere presi in considerazione per la ripartenza; proponiamo anzitutto due fondi da 100.000 euro l’uno, il primo a sostegno delle attività produttive, commercio, settore artigianale, il secondo a sostegno delle difficoltà sociali ed economiche dei cittadini che hanno subito la crisi a livello reddituale. Entrambi gli strumenti dovranno essere gestiti in collaborazione con associazioni di categoria e parti sociali per quanto riguarda il primo fondo, terzo settore e associazionismo il secondo. Queste proposte verranno perfezionate in modo da poterle proporre entro fine giugno. Già in passato Casalmaggiore ha affrontato momenti di crisi economica con il dialogo tra le parti, la partecipazione e la costruzione di fondi, come nel 2008 quando la crisi economica innescò un’onda di recessione generalizzata, con la differenza che ad oggi l’attuale amministrazione si è vista accreditare fondi per 948.000 a fondo perduto, mentre allora Silla riuscì a convocare un tavolo, costituire un fondo e a mettere insieme servizi sociali, associazioni, partner pubblici e privati avviando anche il progetto “La Rete” a sostegno delle fragilità, poi smantellato da Bongiovanni.

Quello che non accettiamo più è questo atteggiamento contraddittorio dell’amministrazione che denigra l’opposizione, boccia le proposte fatte in consiglio, e poi, per mancanza di idee proprie, si trova a dover utilizzare gli stessi strumenti, escludendo volutamente CNC dalla discussione”.

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