Cronaca

Martignana Vita: "Completiamo il parco Nassiriya, la politica non ci interessa"

Ma il comitato non demorde: "Abbiamo rispetto per il lavoro dei sindaci, ma ugualmente sappiamo di poter fare qualcosa e vogliamo fare qualcosa. E continueremo a fare proposte

MARTIGNANA PO – Non sono partiti per cambiare il mondo, e neppure per contrapporsi politicamente a chi amministra il comune. In verità erano partiti per far qualcosa per il parco di Nassiriya. Il parco ‘fantasma’. Perché quel parco è – effettivamente – una ferita aperta nel paese: ereditato (senza felicità) dall’attuale amministrazione come lascito ingombrante di quella precedente resta un parco sottoutilizzato, gestito per qualche incontro e per l’ordinaria amministrazione. Un’area verde che qualche attenzione in più – almeno per il Comitato – la merita.

Hanno raccolto 200 firme in questo senso. Sono soprattutto i residenti nei dintorni. Non le hanno depositate ma le abbiamo viste, garantiamo che ci sono, ben conservate da Cesarino Rosa che insieme a Tommaso Anastasio costituiscono un po’ l’anima del neonato comitato ‘ Martignana Vita’. Non le hanno depositate perché non l’hanno ritenuto al momento necessario.

“Ci siamo costituiti come comitato spontaneo insieme ad altri liberi cittadini che vogliono il bene di Martignana. Non siamo in contrapposizione a nessuno. Vogliamo essere una sorta di laboratorio di idee in cui il singolo cittadino può partecipare e noi dare una mano ad organizzare e a stendere un progetto”. Non vogliono entrare in polemica con nessuno, anche se sono stati accusati di essere un movimento politico travestito.

“A noi la politica non interessa. Abbiamo fatto una proposta ed altre ne faremo perché viviamo in questo comune e amiamo questo comune – ci spiega Tommaso Anastasio – e siamo partiti proprio dal parco. Non siamo neppure un gruppo di volontariato, vogliamo solo aiutare chi ha idee a provare a metterle insieme e a portarle avanti insieme. Qui a Martignana ci si rivolge al comune in maniera individuale ed individualista per proporre qualcosa, nella speranza che le proposte vengano accolte: vogliamo fare in modo che da individuali le proposte diventino collettive, condivise”.

Intanto il parco. “Vogliamo fare ripartire questo parco che merita attenzione. Magari farlo diventare un contesto sereno e tranquillo in cui potersi ritrovare. Serve metterci mano: con panchine, per iniziare e magari portando a termine il percorso che con i sassi non consente neppure alle mamme con i bambini o alle persone in carrozzella di muoversi. Panchine poste in modo che possano guardarsi tra loro. Questo può essere un luogo d’incontro e di socializzazione importante. Magari un giorno si potrà studiare un percorso salute adatto a tutti o pensare a un piccolo chiosco, perché no? Va comunque rimesso in sesto, partendo da piccoli passi. Il parco resta un’incompiuto da 12 anni. E’ questo che abbiamo cercato di spiegare anche alla giunta”.

Non è andata benissimo invero. Nel corso dell’assemblea pubblica in cui hanno provato a spiegare la cosa qualcuno non ha dato loro neppure la possibilità di parlare con tranquillità. Ma il comitato non demorde: “Abbiamo rispetto per il lavoro dei sindaci, ma ugualmente sappiamo di poter fare qualcosa e vogliamo fare qualcosa. E continueremo a fare proposte. Penso agli anziani o anche agli adolescenti come mia figlia. Perché non dare loro uno spazio sicuro in cui ritrovarsi?”.

Nazzareno Condina

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