Lettere

Una poesia per ritrovare
la normalità nei giorni
del Coronavirus

da Anna Lottici

NORMALITA’

Nel silenzio
il ticchettio
di ore uguali,
di giorni,
senza tempo,
che affannosamente
cerchi di riempire,
per non pensare.
Vago,
a volte,
come spirito inquieto,
per le vie deserte
del paese.
Qualche passante
cammina,
chino
nei suoi pensieri,
ti nega lo sguardo,
il saluto,
indifferente,
distante.
Uno spettrale silenzio
si respira
a fatica.
La natura
si riprende
i suoi spazi,
con i canti
degli animali,
le lunghe dita
dei rami,
delle foglie
prepotentemente.
Una coperta cupa
rende
l’aria più difficile
da respirare,
ed anche il sole
sembra pallido,
malato.
I volti
di chi lotta
per la vita,
per salvarla
sono segnati
dalla fatica.
Riconosco
a stento
i visi noti,
celati in parte
da una maschera
reale,
da quella della paura,
dell’incertezze
del domani.
Mancano
i sorrisi,
gli abbracci,
tra arcobaleni
di bambini,
segno di speranza.
Questo paese
è di diventato
uno straniero
per tutti.
Mentre ne cuore
un’ansia
di vita,
di serenità
urla
a squarciagola.
Ora resta
negli occhi,
a poco a poco
una flebile speranza
di normalità.

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