Soncini (Uil): 'Un piano Morandi per raddoppio ferroviario e autostrada Cremona-Mantova'
"Progettiamo insieme il futuro: è necessario superare la logica individuale e unirsi in un progetto ambizioso che metta insieme tutti gli attori protagonisti"
Un pacchetto di emergenza su cui tutti possono convergere: sostenere la realizzazione di opere già pianificate come il raddoppio della ferrovia Mantova-Codogno e arrivare alla realizzazione dell’autostrada Mantova-Cremona dopo trent’anni di discussioni infinite. E’ questa la proposta di Paolo Soncini, segretario della Camera Sindacale Ul di Cremona e Mantova che la espone attraverso una lettera aperta apparsa sui canali del sindacato. La Uil, infatti, “chiama ad un senso di responsabilità comune, alla necessità di superare la logica individuale e di unirsi in un progetto ambizioso che metta insieme tutti gli attori protagonisti del territorio per dare vita ad un progetto virtuoso”, come si legge ancora.
Nella lettera, il segretario territoriale definisce “urgente” la convocazione di un tavolo largo tra soggetti diversi, come quelli delle province vicine, per “fermare il declino e guardare al futuro del territorio”. Ora, complice la pandemia, all’orizzonte Soncini intravede una nuova fase di crisi: “E’ necessario mettere insieme enti locali, sindacati, associazioni di categoria commerciale, artigianale e industriale, aziende della mobilità e università, non per pianificare i prossimi cinque anni, ma i prossimi vent’anni”.
Il rappresentante della Uil, ribadendo “la mancanza di una politica economica e industriale” anche a causa “di una precisa scelta politica di smantellamento pubblico”, evidenzia la necessità di un piano infrastrutturale preciso che vada a sostituire quelle obsolete e ripensarne altre: oltre settecento cantieri ora sono bloccati, di cui circa 473 nel Nord Italia. “Su questo – spiega infine Soncini – non si può transigere. C’è bisogno di investimenti strutturali per il rilancio e lo sviluppo sostenibile, le cui procedure devono essere semplificate: la ricostruzione del Ponte Morandi ci insegna che non è impossibile”.
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