Riapertura, Gallera cauto: 'Data cardinale è l'8/6'. Su Gimbe: 'Noi i migliori a fornire i dati'
“Io – ha detto l’assessore al Welfare – ho sempre ritenuto che la prudenza sia un elemento fondamentale. Una data significativa sarà l’8 di giugno. Noi abbiamo avuto una settimana di riapertura, anche il weekend scorso e l’8 sarà assolutamente fondamentale per capire se c’è una ripresa del contagio oppure no".
Dopo la dichiarazione di ieri, giovedì 28 maggio, del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana circa una possibile riapertura lombarda già il 3 giugno (qui l’articolo completo), questa mattina l’assessore al Welfare Giulio Gallera, a margine dell’inaugurazione della nuova terapia intensiva dell’ospedale Sacco di Milano, come riportato dall’Ansa, ha frenato: “C’è un governo, ci sono degli indicatori raccolti a livello nazionale, lavoriamo tutti insieme. Io dico che ci vuole ancora prudenza per capire se siamo in una fase nuova e diversa oppure no”. Gallera ha quindi spiegato che “per fare una valutazione complessiva su quella che è la diffusione” dei contagi dopo nel riaperture della fase 2 “la data cardinale è l’8 giugno”.
“Io – ha detto l’assessore al Welfare – ho sempre ritenuto che la prudenza sia un elemento fondamentale. Una data significativa sarà l’8 di giugno. Noi abbiamo avuto una settimana di riapertura, anche il weekend scorso e l’8 sarà assolutamente fondamentale per capire se c’è una ripresa del contagio oppure no. Quindi c’è ancora una settimana di grandissima attenzione per capire qual è lo scenario”. Lo stesso Gallera ha quindi aggiunto: “L’8 avremo un dato consolidato. Dopodiché gli indicatori ci sono, se l’Iss e il Ministero ritengono che oggi ci sono le condizioni” per la riapertura dei confini regionali “tocca a loro farlo, e lo devono fare loro”. Quanto alla riapertura della Lombardia “gli indicatori che abbiamo sono di una riduzione complessiva dei ricoverati e dei positivi. Quindi è una situazione in netto miglioramento, abbiamo una sorveglianza solida. Adesso chiaramente valutiamo. Riteniamo che avere una indicazione generale per tutto il Paese sia la cosa più corretta, poi che sia il 3 o l’8…”.
Sempre nella stessa occasione, l’assessore regionale è tornato sulla polemica con la Fondazione Gimbe che aveva parlato di “ragionevole sospetto” che i dati regionali, e lombardi in particolare, vengano aggiustati per paura di un nuovo stop, con conseguente annuncio di querela da parte proprio di Regione Lombardia (qui l’articolo completo). “Noi – ha sottolineato Gallera – abbiamo un sistema e mandiamo tutte le informazioni in modo puntuale e approfondito: siamo la Regione che fornisce meglio i dati e sin dall’inizio in modo trasparente. A me dispiace perché Cartabellotta l’ho sempre incontrato ed è una persona seria e Gimbe una fondazione solida, ma se poi si danno giudizi sommari e totalmente inappropriati su delle schermate e non sui dati che vengono forniti è sbagliato e non consentito”.
redazione@oglioponews.it