Lettere

"Siano le donne
le protagoniste della
ripartenza del paese"

da Lettera con 17 firme (all'interno)

Gentile Direttore,
in un contesto difficile e critico assistiamo ad una situazione in cui le donne lavoratrici – dipendenti o autonome, senza distinzione – sono costrette a sacrificare la propria attività lavorativa per poter gestire i figli a casa, oltre che ad aiutarli in una didattica a distanza che, al netto della narrazione del governo, spesso si riduce a mero passaggio di compiti fra insegnanti e alunni, e che comunque deve essere coadiuvata da un grande lavoro da parte delle mamme che devono seguire costantemente i figli in un ambito educativo per nulla semplice.

Il più delle volte le donne sono lasciate sole, anche perché in questo momento di emergenza sanitaria, è impensabile che i nonni – che rappresentavano un vero supporto al welfare del nostro Paese, a costo zero per il governo – possano continuare ad occuparsi dei nipoti come facevano in precedenza, esponendosi al rischio del contagio.  A parole, questo Governo aveva dichiarato di voler investire su famiglia e rilancio della natalità; alla prova dei fatti, si è al contrario completamente e volutamente dimenticato di questa fondamentale fetta di popolazione. Lo smart working doveva essere reso obbligatorio da subito, il bonus babysitter andrebbe incrementato, andavano tutelate le famiglie numerose.  Andava ripensato complessivamente il welfare familiare, per permettere alle donne di conciliare gestione della casa e impiego.

Le proposte di Forza Italia – tramite la capogruppo alla Camera, on. Mariastella Gelmini – sono rimaste inascoltate, dal momento che anche l’ultimo decreto del governo, con flebili misure a sostegno della famiglia, è stato convertito in legge mettendo, come al solito, la fiducia.  Il che significa che il provvedimento è stato approvato senza discussione in aula, come ormai purtroppo è consuetudine, senza la possibilità di inserire emendamenti migliorativi. Il governo continua a procedere con approssimazione e senza un disegno complessivo; nel frattempo il Paese arretra dalle fondamenta, dalle nostre famiglie.

Azzurro Donna Lombardia, rappresentata dalla nuova coordinatrice regionale Valeria De Cicco, presente in una delle regioni più colpite dalla pandemia, ritiene fondamentale il ruolo di un movimento femminile che può fare la differenza, in un Italia in cui sono state istituite task force dove la presenza femminile è inferiore al 20%. E’ necessario che si crei un coinvolgimento diretto delle donne nella ripartenza, a partire da professioniste e attiviste del territorio, con proposte e temi che portino ad una partecipazione attiva delle donne nella vita politica e sociale della nostra Lombardia e del nostro Paese.

Elena Bertellini vice sindaco Comune Volta Mantovana
Ambra Moretti assessore Comune di Asola
Valeria Negrisolo assessore Comune di Castel Goffredo
Patrizia Chiminazzo assessore Comune di Rodigo
Teresa Amatruda assessore Comune di Borgo Virgilio
Carla Boni consigliere comune di Sermide e Felonica
Giuseppina Bevilacqua consigliere Comune di Castellucchio
Simona Maffizzoni consigliere Comune di Castiglione delle Stiviere
Monica Andreani consigliere Comune di Bagnolo San Vito
Roberta Gaburri consigliere Comune di Marmirolo
Sara Malagola consigliere Comune di Bozzolo
Stefania Campana consigliere Comune di Borgo Mantovano
Stefania Magnani consigliere Comune di Gonzaga
Francesca Policastrese segreteria regionale Forza Italia Lombardia
Valeria De Cicco coordinatrice regionale “Azzurro Donna” Lombardia
Maria Elena Invernizzi dipartimento regionale “Azzurro Donna” Lombardia
Ildegarda Tarocco responsabile provinciale “Azzurro Donna” Mantova

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