CIG, in emergenza Covid oltre 5 milioni di ore richieste,+54% rispetto alla crisi precedente
E’ quanto emerge dall’Osservatorio Cassa integrazione guadagni della Cisl Lombardia.
Dall’osservatorio della Cisl Lombardia emerge una forte richieste di cassa integrazione (ordinaria, straordinaria e in deroga) nel bimestre marzo-aprile 2020. In provincia di Cremona, infatti, sono il 54,05% di quelle richieste nel I trimestre 2010 e, se confrontate con il IV trimestre 2009, la crescita è del 54,66%. L’Osservatorio Cassa integrazione guadagni della Cisl Lombardia ha infatti messo a confronto i dati Inps relativi al biestre marzo-aprile 2020 con il IV trimestre del 2009 (quello con il numero maggiore di ore nella gestione Cigo durante gli anni della crisi) e il I trimestre 2010 (quello con i valori totali di Cig più alti). Il valore delle ore di Cigd inserito nei dati dell’INPS equivale alle ore decretate da Regione Lombardia fino al 24 aprile, con la Cisl che sottolinea come l’INPS “abbia consuntivato nel mese di aprile le ore di cig richieste da fine febbraio a fine aprile, ossia i primi due mesi di causale Covid-19”.
Fra i settori, in provincia di Cremona l’incremento maggiore rispetto al I trimestre 2010 è quella dei servizi con una crescita del 618,00%, seguito dal chimico-tessile con una crescita del 546,24%, poi il trasporto con una 541,02% e poi agro-alimentare con un aumento del 334,07%. Ma rispetto al IV trimestre 2009, i servizi sono aumentati addirittura del 1.421%. In calo le ore di cassa integrazione degli artigiani (-100% rispetto ad entrambi i periodi), ma anche nel commercio (rispettivamente – 78,61% e -70,49%) e nel tessile (-23,86% in confronto al 2009, – 24,94% rispetto all’anno successivo). In totale le ore richieste durante l’emergenza Covid è stata sin qui di 5.215.812 ore.
“E’ evidente – dichiara il Segretario Generale Cisl Asse del Po Dino Perboni – che siamo di fronte a una crisi di ordine diverso e superiore a quella precedente, in quanto dal blocco forzato delle attività determinato dal coronavirus adesso si tratta di far ripartire l’economia. Inoltre, c’è il grave ritardo dei pagamenti delle casse che va superato”.
Tra le province lombarde, invece, l’incremento maggiore, sempre nel confronto con la crisi precedente, è a Sondrio, sopra il 300%, seguono Lodi e Mantova con incrementi superiori al 200%, seguite da Milano e Bergamo con incrementisuperiori al 100%. Sempre in Regione, tra i settori il più colpito è quello dei trasporti, con un incremento del 698%, seguito dal settore edile con un+478% e da quello agroalimentare con un +234%. Seguono il chimico, i servizi vari e il grafico con incrementi sopra al 100% . Si sottrae singolarmente a questo trend incrementale il settore del commercio che, pur con i suoi 3,3 mln di ore richieste, arriva al 45% della cassa integrazione richiesta nel I trimestre del 2010.
mtaino