Consiglio, no agli ausiliari della sicurezza in emergenza. "Collaborazione forze dell'ordine-cittadini è sufficiente"
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricordato che “proprio il 26 febbraio doveva tenersi la riunione per il corso degli Ausiliari, ma poi il Coronavirus ha bloccato tutto. Finché non c’è un corso, ovviamente non possiamo partire".
CASALMAGGIORE – Un’altra mozione discussa in consiglio comunale a Casalmaggiore venerdì sera, presentata sempre dal gruppo di minoranza di Casalmaggiore la Nostra Casa, ha riguardato la possibilità di mettere in campo i volontari ausiliari della sicurezza per i controlli da mettere in campo durante la fase 2 (e magari anche la fase 3), quando cioè le aperture porteranno diverse persone in piazza o luoghi all’aperto, col rischio concreto di creare assembramenti. A esporre la mozione è stato il consigliere Fabrizio Vappina.
Il sindaco Filippo Bongiovanni ha ricordato che “proprio il 26 febbraio doveva tenersi la riunione per il corso degli Ausiliari, ma poi il Coronavirus ha bloccato tutto. Finché non c’è un corso, ovviamente non possiamo partire. Devo anche dire che fino al 4 maggio ho visto un comportamento buono da parte dei casalesi: il pomeriggio o la sera non c’era nessuno in giro e venendo in comune la mattina ho notato pochissime persone. Dopo il 18 maggio c’è stata una sorta di sfogo, ma sempre gestito con la massima attenzione. Chiunque veda una situazione che non va, può e deve contattare Carabinieri e Polizia Locale, dunque da questo punto di vista non serve un servizio di volontariato. L’assessore lombardo alla Sicurezza Riccardo De Corato, peraltro, ha spiegato che le squadre anti assembramento miste vanno benissimo, ma sono composte già da Forze dell’ordine e Polizia Locale. Non si parla di volontari. Diverso è il caso di grandi eventi di massa, che però in questo momento sono vietati: ma in fin dei conti i volontari sono già in campo – penso alla Protezione Civile durante il mercato del sabato – per aiutare gli agenti della Polizia Locale”.
Il consigliere Anna Maria Piccinelli (CNC) ha rimarcato come negli ultimi giorni il Lido Po e l’argine maestro siano un po’ troppo affollati, specie verso sera, “dunque il passaggio di un paio di persone, magari con una casacca affinché siano riconoscibili, può aiutare a fare da deterrente”. Alberto Fazzi del Listone si è detto favorevole alla mozione, chiedendo un emendamento. “Non parlerei di segnalazione di comportamenti, ma di controllo, perché se parliamo di segnalazione seguiamo la logica della sanzione e questo potrebbe esporre il volontario a un ruolo scomodo”. Pierluigi Pasotto di CNC ha risposto a Fazzi dicendo che “il termine segnalazione è stato scelto per evitare il rischio dell’abuso di potere, rimarcando quello che è il vero ruolo del volontario”. Gianpietro Seghezzi, consigliere di maggioranza, ha consigliato di riportare tutto alla realtà di Casalmaggiore. “Se avessimo fatto una proposta del genere noi, ora vi stareste scandalizzando parlando di ronde. Ad ogni modo, se le Forze del’Ordine fanno il loro mestiere e il cittadino segnala, come a Casalmaggiore già è abituato a fare, non ci sono né ci saranno problemi”. La mozione è stata respinta con i soli voti favorevoli delle minoranze di CNC e Listone.
Giovanni Gardani