Chiesa

Le messe tornano tra Santo Stefano e San Leonardo: ecco come si celebra ai tempi del Coronavirus

Ecco gli ingressi e le uscite diversificate, che nel caso di Santo Stefano sono le due porte laterali rispetto a quella principale. L’ingresso primario verrà invece lasciato aperto la domenica, non tanto per favorire gli accessi ma per consentire alle persone di sostare, sempre a distanza, sul sagrato. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – Sulla pagina Facebook delle parrocchie di Casalmaggiore è stato pubblicato anche un video che, riprendendo lo stile di un fumetto, spiega cosa fare e cosa no in chiesa dopo la riapertura post Coronavirus, seguendo ogni singola situazione. Intanto le chiese di Santo Stefano, il Duomo casalese, e di San Leonardo hanno riaperto con alcuni accorgimenti: per cominciare, 75 sono le persone che possono accedere a San Leonardo; 140 invece quelle che possono sostare in Duomo durante le Messe, a distanza di almeno 1.5 metri l’una dall’altra. Per non contravvenire poi ai regolamenti, ecco gli ingressi e le uscite diversificate, che nel caso di Santo Stefano sono le due porte laterali rispetto a quella principale. L’ingresso primario verrà invece lasciato aperto la domenica, non tanto per favorire gli accessi ma per consentire alle persone di sostare, sempre a distanza, sul sagrato, potendo così partecipare alla Messa, qualora la capienza massima venisse raggiunta.

Non manca il dispenser dell’igienizzante, così come è necessaria la mascherina. Al momento non vengono apposti segnali sui banchi, ma lo si farà entro domenica, chiedendo semplicemente ai fedeli di sedersi uno nei banchi di sinistra e uno nei banchi di destra, mantenendo il più possibile le distanze. Banchi e sedie, del resto, sono già stati allontanati rispetto all’usanza pre Coronavirus, per facilitare questo processo. In Duomo martedì alle 17 ha celebrato don Angelo Bravi, a San Leonardo, invece, alle 18 è toccato a don Arrigo Duranti, felice di riaccogliere i fedeli in chiesa. A San Leonardo l’ingresso è dalla porta centrale, l’uscita da quella laterale, che passa vicino alla sagrestia. Pure qui i cartelli con le indicazioni sono indispensabili, sia per il comportamento da tenere per non contravvenire alle norme sanitarie, sia per le offerte che non vengono più raccolte alla vecchia maniera ma in un cesto posizionato nella navata centrale. Insomma una celebrazione diversa dal solito, ma dopo due mesi e mezzo di chiese vuote e messa in streaming, va benissimo anche così…

Giovanni Gardani

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