L'appello di Francesca, medico che ha perso il padre per Covid: 'Usate la mascherina'
"Siate coerenti, non pigri, siate attenti e non spavaldi, siate comunità. Siamo abituati a indossare vestiti scomodi per le motivazioni sociali più assurde. La scomodità non è una ragione sufficiente per non indossare la mascherina, siamo seri".
“Non abassate la mascherina e rispettate le regole”: questo l’appello di Francesca Olzi, giovane medico di Cremona, che dopo aver perso il padre a causa del Covid-19 ricorda l’importanza del proteggere se stessi e gli altri tramite le mascherine. “Scrivo a tutti quelli che avranno voglia di leggermi, che se mi conoscono sanno quanto possa essere eccezionale questa decisione” esordisce la donna. “?Sono felice per tutti noi che finalmente possiamo godere di qualche essenziale libertà personale, della primavera e dei nostri cari e ricordarci perché ci ostiniamo a vivere. Tuttavia i successi di questi giorni, il numero di contagi e lo sblocco sono da vivere in maniera razionale, purtroppo siamo ancora in lotta, questo ve lo dico come medico. A ognuno di voi sento di ricordare che non vale la pena essere superficiali sulla prevenzione e questo purtroppo oggi, ve lo dico come figlia. Come sapete ho perso mio padre per colpa di questo virus, che sa uccidere oggi come ha saputo uccidere ieri. E vi giuro dal profondo che è una merda perdere una persona che ami e non poter essere con lei mentre sta male”.
E con questa premessa la donna raccomanda: “Mettiamo la mascherina. Se ci avviciniamo ad altri o camminiamo in zone pubbliche non abbassiamola, soprattutto se vivete in Lombardia. Per voi e per gli altri che avete tanto rimpianto in questi giorni, che hanno perso qualcuno in più di un lontano conoscente. Siate coerenti, non pigri, siate attenti e non spavaldi, siate comunità. Siamo abituati a indossare vestiti scomodi per le motivazioni sociali più assurde. La scomodità non è una ragione sufficiente per non indossare la mascherina, siamo seri. Ricordiamoci che la nostra percezione del pericolo è stata bassissima quando i casi erano centinaia al giorno, altissima quando non usciva anima viva, e di fatto era impossibile contagiarsi in esterna. Ora non lasciamoci confondere di nuovo dall’effetto mediatico dei numeri istantanei, sopratutto se non abbiamo le competenze per leggerli in prospettiva. Godiamoci l’esterno e le persone ma tuteliamoci a vicenda. Sgridiamo chi non mette la mascherina quando è vicino a noi, anche se non lo conosciamo. Godiamoci questa vittoria e non la sua illusione. Ve lo chiedo come favore personale e vi abbraccio”.
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