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Gaburri e Policastrese (FI): "La scuola Italiana è nel caos"

i maturandi ad oggi sanno soltanto che si “tratterà di un orale”, senza conoscere tempi e modalità. Direttive ministeriali confuse e inapplicabili, anche per quanto riguarda l'esame di terza media

MANTOVA – “Gli articoli 33 e 34 della Costituzione sanciscono che il diritto all’istruzione deve essere garantito a tutti: con la didattica a distanza, tuttavia, tale diritto non è stato garantito. La cosiddetta DAD è divenuta obbligatoria solo con il decreto legge del 9 aprile: nel provvedimento precedente, il ministro Azzolina l’aveva solo “consigliata”. Scattando dunque l’obbligo solo ad aprile, il periodo precedente (dalla dichiarazione di emergenza) è stato lasciato a discrezione del corpo docenti, che peraltro ha cercato in tutti i modi di attuarla, a proprie spese e con mille difficoltà contingenti. Non tutte le famiglie italiane tuttavia hanno a disposizione oggi pc o tablet: molti si sono visti dunque costretti a  pagare di tasca propria l’acquisto di materiale informatico per poter far “studiare” i propri figli da remoto. Se aggiungiamo il fatto che le infrastrutture telematiche sul territorio italiano non funzionano ovunque, il ministro Azzolina spieghi se tutto questo è costituzionalmente corretto.

Che dire poi di una famiglia composta da quattro o cinque membri? Chi si connette e utilizza il pc? Precedenza alle lezioni online o allo smart-working genitorale? Sono numerose le problematiche che il governo “del pasticcio” non ha preso in esame. Il ministro Azzolina, sollecitata dal corpo docente, solo successivamente al “Cura Italia” ha stanziato 70 milioni di euro a favore degli studenti meno abbienti per materiale in comodato d’uso gratuito e disposizioni digitali per la DAD, Tutto ciò si è verificato verso fine aprile, a un mese circa dalla fine dell’anno scolastico in corso: dunque, con quale utilità? Si è accertato, il ministro, che tutti gli studenti fossero/siano in condizione di frequentare la didattica a distanza e che i fondi siano sufficienti? Per nulla: numerosi istituti scolatici hanno dovuto far fronte alle richieste con mezzi propri, perché il governo li ha lasciati completamente soli.

Visto poi il provvedimento tardivo, non sarebbe stato meglio utilizzare tali fondi per la messa in sicurezza delle scuole, anche in previsione del nuovo anno scolastico? Per non dire del giulivo annuncio di marzo da parte del ministro Azzolina: “Tutti promossi!”. Un premio per distogliere l’attenzione su ciò che Azzolina non è in grado gestire? Un mezzo di distrazione di massa, per coprire i pasticci e l’inadeguatezza del governo? Si era posta il problema, l’Azzolina, che dopo quell’affermazione gli insegnanti non avrebbero avuto più strumento alcuno per motivare i propri studenti allo studio? Il merito è diventato elemento trascurabile? Non parliamo poi dell’esame di maturità, le cui linee guida non sono ancora state divulgate: i maturandi ad oggi sanno soltanto che si “tratterà di un orale”, senza conoscere tempi e modalità. Direttive ministeriali confuse e inapplicabili, anche per quanto riguarda l’esame di terza media. 

La scuola italiana è nel caos”. A dirlo l’Avv. Roberta Gaburri, consigliere comunale Forza Italia Marmirolo e l’Avv. Francesca Policastrese – segreteria regionale Forza Italia Attività Produttive.

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