Politica

Fabrizio Vappina: "Trenord, Parma Brescia, corse insufficenti"

Qual è, secondo Trenord, - chiede Fabrizio Vappina - l'oscuro meccanismo per cui una riduzione a meno di metà delle corse dovrebbe garantire il distanziamento sociale?

CASALMAGGIORE – Trenord dal 4 maggio garantirà in Lombardia l’80% delle corse e, per quello che ci riguarda più da vicino, sulla tratta Brescia – Parma la percentuale di corse sarà del 41 %.

“Qual è, secondo Trenord, – chiede un stupito Fabrizio Vappina dopo un confronto sulla materia con gli altri consiglieri di CNC – l’oscuro meccanismo per cui una riduzione a meno di metà delle corse dovrebbe garantire il distanziamento sociale?

Immaginiamo una delle obiezioni: le scuole sono chiuse, non ci sono studenti in movimento. Vero, ma considerando che in condizioni normali (con la presenza degli studenti), la situazione sui treni Trenord della nostra tratta, negli orari più frequentati, era da carri bestiame (le vedavamo tutti le foto che i pendolari facevano girare), considerando che dai rilevamenti, a cui CNC ha partecipato più volte, risultava circa il 30% di pendolari lavoratori e considerando infine che il distanziamento riduce di ben oltre la metà la capienza dei vagoni, ne deriva che il numero dei treni presenti prima, doveva finalmente risultare adeguato. Invece avremo un taglio del 60%: alla mattina viene soppresso tra gli altri il treno più utilizzato dai lavoratori, quello delle 8.15 e alla sera, di 5 corse ne rimane una.

Ma come può essere che in questa emergenza la Regione Lombardia che dice di voler proteggere i suoi cittadini, che se non ci pensano altri ci pensa lei, poi, eccetti da una sua società (alla quale ha appena rinnovato – senza gara – l’appalto per 10 anni), per evitare di avere un bilancio meno rotondo, di mettere in crisi ed esporre ad un rischio gravissimo i suoi lavoratori?

E da qui la seconda considerazione: ormai è evidente che il terreno più fertile per un contagio polmonare sono quelle aree che già naturalmente hanno il più alto tasso di malattie respiratorie per la presenza di particolato PM10 nell’aria, dunque il gestore dei trasporti ferroviari della Lombardia non dovrebbe essere il primo alleato della politica per la realizzazione di quella trasformazione ambientale di cui avrebbe bisogno la nostra Regione? Se in situazione di emergenza la reazione di Trenord è quella di ridurre le corse, e indurci ad andare in auto, non nutriamo grande fiducia sul fatto che in futuro il modello di trasporto potrà cambiare.

Anche sul fronte dei trasporti, e non solo ferroviari, concludiamo con un invito alle istituzioni locali per fare massa critica in difesa del nostro territorio: i sindaci chiedano con forza che nelle corse rimaste, almeno aumentino i vagoni”.

redazione@oglioponews.it

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