Quelle uscite social un po' troppo sopra le righe degli amministratori: così il "palo" di Gualerzi non è rimasto isolato
Ad esempio a Casalmaggiore l’assessore Gianfranco Salvatore sul proprio profilo ha etichettato il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (questi non è mai stato nominato, ma il post parla chiaro) con un epiteto abbastanza forte. E lo stesso ha fatto Avigni con De Luca, governatore della Campania.
CASALMAGGIORE/VIADANA – Non è stato (e non è tuttora) un periodo facile. Con la quarantena forzata che ha reso difficile spesso anche la gestione del quotidiano. E, in buona parte, dato che il mondo attuale impone questa riflessione, pure dei social network. In questo senso hanno suscitato scalpore alcune uscite in particolare su Facebook di amministratori contro il Governo o contro altre figure politiche di enti superiori rispetto ai singoli comuni.
Il “palo” di Ivan Gualerzi, presidente del consiglio di Viadana, non è rimasto isolato, insomma, pur non essendovi stata, nei due casi che riportiamo tra poco, una eco mediatica pari a quella suscitata dalla “minaccia” dello stesso Gualerzi verso il premier Conte in visita a Cremona. Ad esempio a Casalmaggiore l’assessore Gianfranco Salvatore sul proprio profilo ha etichettato il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (questi non è mai stato nominato, ma il post parla chiaro) con un epiteto abbastanza forte: “L’ectoplasma mummificato che dovrebbe essere il garante della Costituzione cosa pensa di fare?” ha scritto l’assessore casalese.
A Viadana, poi, ossia nell’altro comune cardine del comprensorio Oglio Po, ci è andato giù pesante Carlo Avigni, consigliere comunale di maggioranza, il quale se l’è presa con Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, assurto spesso agli onori delle cronache in questi giorni per alcune uscite sopra le righe. Avigni ha scritto: “De Luca, vedi di tener chiusi gli zingari di Napoli invece che la Campania”. Due post forti, non proprio edificanti, anche se sui social capita con molta (forse troppa) facilità di perdere le staffe e di non misurare le parole. Il confine tra sfogo, libero pensiero e diffamazione, tuttavia, a volte è molto sottile.
Giovanni Gardani