Cronaca

Trenord, orario dal 4/5: sulle linee cremonesi tagliate metà delle corse Degli Angeli: 'Pendolari come cavie'

L’unica linea a rispettarla è la Milano-Cremona-Mantova, con otto treni che percorreranno la tratta completa, anziché i 10 previsti prima dell’emergenza coronavirus. Molto peggio, però, va sulle altre linee: sulla Brescia-Parma che interessa soprattutto la zona casalasca, la percentuale di corse è del 41% circa: 5 su 12.

Da lunedì 4 maggio entrerà in vigore il nuovo orario di Trenord che ha suscitato le lamentele dei pendolari per il ridotto numero di corse.  “Nella nuova fase – spiega anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Marco Degli Angeli – su proposta di Trenord, accettata in modo passivo da Regione Lombardia, verranno garantite solo l’80% delle corse. Siamo preoccupati perché una riduzione delle corse è incompatibile con le misure di distanziamento sociale che garantiscono la sicurezza dei passeggeri e lavoratori”. Tagliare il numero di corse, sostengono sia il consigliere pentastellato che i Comitati pendolari, significa quasi certamente creare affollamento, quindi si auspicano che si possa lavorare ad un potenziamento del servizio.  “Invece – chiosa Degli Angeli – di aumentare le corse per garantire il corretto distanziamento le corse si sono ridotte, ed è stata anche rifiutata la nostra proposta di mettere a disposizione il gel disinfettante sui vagoni”.

Ma se quella dell’80% delle corse, percentuale ritenuta comunque insufficiente dagli utenti, è la media regionale, questa cifra non vale assolutamente per la provincia cremonese. L’unica linea a rispettarla è la Milano-Cremona-Mantova, con otto treni che percorreranno la tratta completa, anziché i 10 previsti prima dell’emergenza coronavirus. Molto peggio, però, va sulle altre linee. Sulla Cremona-Treviglio-Milano si passa da 21 corse a 6 (28,5%), di cui solo due arrivano (e altrettanti partono) da Milano. Non va molto meglio sulla Brescia-Parma che interessa soprattutto la zona casalasca dove la percentuale di corse è del 41% circa: 5 su 12. Stessa percentuale della Brescia-Cremona, infine, dove sono 7 le corse previste da Trenord a fronte delle 17 (quelle effettuate con pullman sostitutivi incluse) pre Covid-19 (41%). La media delle corse effettuate in provincia di Cremona, così come prevista dall’ultimo orario diffuso di Trenord, si attesta dunque sotto il 50% (47,6%).

Degli Angeli quindi attacca: “Che la Regione Lombardia non abbia avuto in queste settimane un’idea chiara su come intervenire nell’emergenza e nel post-emergenza da coronavirus, era cosa nota a tutti. Hanno avuto due mesi di tempo, ma sul tema trasporti nulla è stato fatto o pensato. Quanto emerso dall’audizione tenuta dall’assessore ai Trasporti, Claudia Maria Terzi ci ha lasciato basiti. Il quadro delineato è a dir poco caotico”. “Sui treni – conclude il consigliere pentastellato – Regione si muove senza un piano chiaro e manca inoltre una qualsiasi strategia di mobilità dolce, unica alternativa oggi che garantirebbe distanziamento sociale. Non ci sono finanziamenti per le piste ciclabili, nonostante gli stanziamenti per la ripresa economica in Lombardia ammontino a ben 3 miliardi. L’impressione è che si brancoli nel buio e che i pendolari vengano trattati come vere e proprie cavie”.

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