Ambiente

Vacchelli e Pezzoni, lettera a Conte: "Si salvaguardi il territorio con scelte mirate"

Per questo riteniamo sia di urgente e fondamentale importanza trasformare le criticità dei nostri collegamenti in occasione per rivitalizzare i rapporti tra i nostri Comuni

Hanno colto la palla al balzo Cesare Vacchelli e Marco Pezzoni che, a nome degli Stati Generali dell’Ambiente e della Salute della provincia di Cremona, hanno scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo la visita e le incoraggianti parole pronunciate a Cremona. Una lunga lettera, in cui si affrontano varie tematiche. Una su tutte, l’inutilità dell’autostrada Cremona-Mantova e l’importanza della riqualificazione della SP10.

Ill.mo signor Presidente del Consiglio, come da lei dichiarato, quella che stiamo vivendo è la situazione più grave che abbia interessato il nostro Paese, e non solo, dopo la seconda guerra mondiale. Valutiamo positivamente la prudenza e la gradualità con le quali il suo governo sta connotando l’avvio della “fase 2” in considerazione del valore delle vite umane che vanno salvaguardate il più possibile.

Si sta aprendo una fase sicuramente decisiva, da un lato per scongiurare il rischio di un arretramento economico e di un impoverimento sociale e, dall’altro, per riuscire a traghettare il Paese verso una condizione nuova che, a nostro parere, dovrebbe avere caratteristiche decisamente migliori rispetto a quella precedente e non replicare i difetti di un passato che ha stravolto ambiente e territori, concause non ultime di una manifestazione più acuta della pandemia in alcune aree della pianura padana, tra cui la provincia di Cremona.

Per questo auspichiamo che le ingenti risorse economiche, che verranno messe in campo per migliorare in primo luogo il comparto della sanità pubblica e per alimentare la ripresa economica e la tenuta sociale del Paese, diventino l’occasione per avviare quella riconversione ecologica dell’economia e degli stili di vita, indispensabile per rispondere all’altra importante e decisiva sfida in atto rappresentata dalla lotta ai cambiamenti climatici.

Abbiamo seguito con grande attenzione i resoconti giornalistici della sua visita a Cremona e, insieme all’apprezzamento per le risorse aggiuntive riservate alle Province più colpite, tra cui Cremona, e per il dichiarato impegno a rafforzare il sistema sanitario pubblico, non possiamo esimerci dall’intervenire sul tema del collegamento veloce (autostrada o superstrada) tra Cremona e Mantova, e sulla sollecitazione, che le è stata avanzata, per un impegno del suo governo.

Questo argomento è stato oggetto di una nostra proposta alternativa, molto meno onerosa: quella di una efficace riqualificazione della SP10 (ora tornata in carico ad Anas) nel quadro di un miglioramento del collegamento viabilistico tra Cremona e Mantova e tra i loro territori. Certo una proposta che non insegue il mito delle Grandi Opere, che non si inventa un nuovo tracciato per sacrificare centinaia di aziende e centinaia di ettari di buon terreno agricolo, chiaramente alternativa al progetto dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, rispetto a questa sicuramente più sostenibile sia sul piano ambientale che sul piano finanziario.

Con la nostra proposta e con i relativi documenti a supporto abbiamo aperto una interlocuzione sia con gli Enti Locali che con la Regione Lombardia. Nella intensa interlocuzione tra Regione Lombardia e le istituzioni delle Province di Cremona e di Mantova, segnaliamo che la stessa Regione ha scartato l’attuale soluzione autostradale in project financing mentre ha prefigurato alcuni scenari di riqualificazione della SP10, tra cui quello da noi proposto.

In forza di questo riconoscimento abbiamo inviato, nel settembre scorso, una richiesta di incontro alla Ministra Paola De Micheli, del cui riscontro siamo ancora in attesa, per meglio illustrare tale proposta nell’ambito del quadro generale delle criticità inerenti la mobilità del nostro territorio, che ha ben altre strozzature in attesa da decenni di uno specifico finanziamento e adeguata soluzione.

In un quadro di emergenza sociale, economica, climatica e ambientale, di fronte al livello di grave inquinamento atmosferico cui sembra condannata la bassa Padana, riteniamo che mobilità sostenibile, salvaguardia del territorio, manutenzione di ponti e strade, progressiva decarbonizzazione del sistema produttivo e dei trasporti facciano parte a pieno titolo di quell’umanesimo nuovo a cui spesso lei si è richiamato.

Per questo riteniamo sia di urgente e fondamentale importanza trasformare le criticità dei nostri collegamenti in occasione per rivitalizzare i rapporti tra i nostri Comuni così diffusi sul territorio, realizzando un progetto di nuova e moderna mobilità che non li renda satelliti di caselli autostradali e di ennesimi poli logistici. Meglio, molto meglio potenziare l’efficienza del sistema ferroviario dimedio e corto raggio. Meglio, molto meglio riqualificare l’attuale SP10 aumentandone la carreggiata con un investimento 10 volte minore di quello previsto per l’autostrada.

Teniamo ben presente infatti che le risorse finanziarie cui dobbiamo ricorrere con fondi italiani ed europei e con prestiti anche internazionali non ci possono spingere a utilizzare una quantità infinita di denaro senza la responsabilità di curarne finalità e qualità di spesa. Come tutti, ci auguriamo che la quiete dopo la tempesta arrivi il prima possibile a cambiare la situazione e restituirci una pienezza di vita.

Tuttavia affinché questa nuova stabilità abbia un carattere umano e sociale più giusto e condiviso, è importante adottare una nuova rotta e rimuovere le cause, principalmente ambientali, che hanno aggravato questa tempesta. Confidando in un positivo riscontro della presente, le inviamo un cordiale saluto e i migliori auguri di buon lavoro“.

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