Coronavirus per la Regione +14 casi nel cremonese (e 3 lutti) e +19 nel mantovano (e 2 decessi)
Per quanto riguarda la riapertura, Sala avverte che il provvedimento di Regione Lombardia ricalca quello del Governo. “La nostra intenzione è uniformarci al provvedimento del Governo, con apertura dei mercati alimentari, cartolerie e librerie, studi professionali, servizi bancari e assicurativi, distributori automatici”.
Procede il trend in discesa per la curva dei contagi su tutto il territorio lombardo e in particolare anche quello cremonese, dove i nuovi casi positivi sono stati 14 nelle ultime 24 ore, 6.037 in totale, mentre a livello regionale l’incremento registrato è pari a +598, per un totale di 75.732. Non è ancora finito, purtroppo, il conteggio dei decessi: sono stati 3 nelle ultime 24 ore per un totale di 994 da inizio epidemia. Nella provincia di Mantova altri 19 casi registrati giovedì, che portano il totale a 3.175, con altri 2 decessi che portano il totale a quota 567 da inizio emergenza.
“Sono dati positivi, che confermano una situazione in miglioramento” ha detto il vice presidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala nel presentare i dati. Positivi anche i numeri sia per quanto riguarda i dimessi sia le terapie intensive: calano di altri 286 i ricoverati, che complessivamente sono ora 6.834, mentre nelle terapie intensive sono rimaste 605 persone Covid-positive (una ventina negli ospedali di Cremona e Oglio Po). Calo importante anche per i dimessi, che sono stati 819 nelle ultime 24 ore e che in totale sono 51.166. Dell’abbassamento del tasso di saturazione delle terapie intensive, del resto, parla anche l’Instant Report Altems Covid-19, settimanale dell’Alta Scuola di economia e management dei Servizi sanitari dell`Università Cattolica di Roma, secondo cui in Italia è sceso drasticamente (15%) con il picco massimo raggiunto in Lombardia intorno al 40%.
“Questi dati ci dicono che il virus è meno aggressivo e che la situazione sta migliorando” ha evidenziato ancora Sala. Questa significa che la Lombardia è pronta a partire con “la fase 2, quella che hai chiamiamo ‘nuova normalità’. Una normalità che prevede di mantenere il distanziamento sociale e l’utilizzo delle mascherine e di tutti i presidi necessari. Dovremo imparare ad affrontare il virus nella vita di tutti i giorni, a conviverci ma anche a combatterlo, applicando le regole di igiene che ci consentiranno di vincere questa battaglia”. Per quanto riguarda la riapertura, Sala avverte che il provvedimento di Regione Lombardia ricalca quello del Governo. “La nostra intenzione è uniformarci al provvedimento del Governo, con apertura dei mercati alimentari, cartolerie e librerie, studi professionali, servizi bancari e assicurativi, distributori automatici”.
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