Cronaca

San Giovanni in Croce, è nato il nuovo quartiere residenziale Castello. "Presto interventi alla viabilità in zona stazione"

Il sindaco chiude con un ringraziamento particolare: “A due persone da sempre considerate due ‘ossi duri’, due imprenditori capaci e determinati, Giuseppe Borrini e Vittorio Perazzi, proprietari originari delle aree oggetto dell’intervento, con cui c’è stata sin dall’inizio un’interlocuzione franca”.

Nella foto quartiere Castello com'era (foto Carlo Balestreri) e come è ora

SAN GIOVANNI IN CROCE – “Intendiamo riqualificare un’area di circa 12mila metri quadrati, nel cuore del centro abitato di San Giovanni in Croce, dove oggi resta un cimitero industriale fatto di silos d’amianto, muri decadenti e macerie, e partire con un progetto innovativo capace di ridare impulso all’attività edilizia locale e portare nuovi abitanti qui da noi”. Questo è quanto dichiarava quattro anni fa il Sindaco di San Giovanni in Croce Pierguido Asinari, presentando un piano sinergico pubblico-privato che prevedeva la bonifica dell’area di via Fazzi, il completamento della stessa strada e la realizzazione di nuovi lotti abitativi e una nuova viabilità.

Dopo quattro anni, silos, lamiere e amianto non ci sono più, le opere di urbanizzazione principali sono state eseguite, le case costruite, nuovi abitanti sono giunti a San Giovanni, altre case sono in costruzione e altre ancora saranno costruite nei pochi lotti rimasti liberi. È nato il nuovo quartiere “Castello”. “Sono molto soddisfatto – commenta Asinari -. Si sta avverando anno dopo anno ciò che fino a poco tempo fa era solo un progetto su carta a cui stavamo dedicando tanto lavoro. È un’operazione tuttora in corso, molto complessa, con tanti attori in campo: proprietari, tecnici, imprese edili, con il Comune alla regia”.

Il prossimo step, i cui lavori inizieranno nei prossimi mesi, sarà costituito dalla realizzazione di una strada interna al servizio di una decina di lotti, di un nuovo parcheggio, la risoluzione di criticità strutturali e viabilistiche del vecchio assetto, la realizzazione di un nuovo passaggio ciclopedonale che consentirà ai residenti della zona di raggiungere in tutta tranquillità la zona commerciale adiacente senza dover passare dalla strada provinciale. Progettista e direttore dei lavori di questa nuova riqualificazione urbanistica, dell’importo complessivo di 168 mila euro, è l’ingegnere Guido Favalli, che illustra nel dettaglio gli interventi: “Sarà ridefinito l’intero tratto di raccordo di via Marconi mediante la demolizione del parcheggio e dei marciapiedi e spostamento dell’impianto di pubblica illuminazione, con la realizzazione della carreggiata stradale e con parcheggi laterali in linea. Sarà realizzato un collegamento ciclopedonale con il comparto commerciale delimitato da cordoli e completo di sistema di smaltimento acque meteoriche e impianto di pubblica illuminazione. Sarà realizzata una strada al servizio dei lotti centrali, con piazzola di manovra, completa di sistema di smaltimento acque meteoriche e impianto di pubblica illuminazione. Verrà eliminato il parcheggio lungo il tratto ovest di via Castello regolarizzando la forma del lotto nel quale si inserisce, e ne verrà realizzato uno nuovo a sud. Verrà infine realizzata una nuova area a parcheggio in corrispondenza del tratto terminale della nuova via Fazzi”.

Ma l’Amministrazione non si ferma qua. C’è infatti allo studio un’ipotesi di ampliamento di questo progetto, che vedrà il coinvolgimento del vicino scalo ferroviario: “L’ipotesi di progetto che sottoporremo a RFI – anticipa Asinari – vedrà la realizzazione di una strada parallela alla ferrovia che rappresenti la prosecuzione di via Marconi e si colleghi alla strada di lottizzazione attualmente cieca. Ad ovest della strada immagino un parcheggio per le autovetture degli utenti della stazione, e ad est un giardino con funzione di filtro fra l’abitato e la ferrovia. Stiamo prevedendo, inoltre, la realizzazione di una piazzola per la fermata bus. In considerazione della futura, probabile, dismissione definitiva dell’edificio della stazione e di una diversa destinazione d’uso, potrebbe essere infine realizzata una recinzione di separazione fra lo spazio di pertinenza della stazione dalla banchina e dai binari”.

Il sindaco chiude con un ringraziamento particolare: “A due persone da sempre considerate due ‘ossi duri’, due imprenditori capaci e determinati, Giuseppe Borrini e Vittorio Perazzi, proprietari originari delle aree oggetto dell’intervento, con cui c’è stata sin dall’inizio un’interlocuzione franca. Li voglio ringraziare perché senza di loro questa operazione non avrebbe potuto avere inizio”.

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