Casalmaggiore, un 25 aprile non meno intenso: dalla poesia di Magni, agli applausi del Busi, al ricordo di Angelo Martani
Le persone, da casa seguendo la diretta Facebook di Piseri, sulla porta o affacciate ai balconi, hanno risposto presente. Dalla bandiera tricolore in via Favagrossa, che ricorda Giovanni, martire partigiano ucciso il 24 aprile, all’ultimo grande applauso davanti alla casa di riposo Busi. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
CASALMAGGIORE – Un 25 aprile diverso, ma non per questo meno intenso: partito con l’alzabandiera dall’Isola Bella, presso il Monumento ai Caduti, con il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni con fascia tricolore, Aurelio Magni partigiano classe 1921 e reduce della Resistenza, Giancarlo Roseghini presidente della sezione locale di ANPI che ha sorretto la bandiera italiana e la Polizia Locale col comandante Silvio Biffi e due agenti che hanno portato il gonfalone del comune. Tutti con mascherina e a distanza per inaugurare il tragitto proseguito poi col solo furgone messo a disposizione da Emanuele Piseri, che ha percorso l’intero tracciato cittadino, con tappe significative alla Casa del Mutilato, dove di solito il 25 aprile parte, in piazza Garibaldi e alla casa di riposo Busi.
In ogni tappa, con le corone di fiori posate nei giorni precedenti sui luoghi del ricordo, e anche il lungo tragitto Piseri ha trasmesso i discorsi del sindaco Filippo Bongiovanni, che ha ricordato Angelo Martani, cerimoniere storico di questi momenti comunitari, scomparso nei giorni scorsi, del parroco don Claudio Rubagotti, di Roseghini, la poesia del partigiano Magni, ancora commosso a distanza di tanti anni. A alternare e scandire il tutto sono state le letture dei ragazzi delle scuole (Romani, Diotti, Marconi, Santa Chiara) e le canzoni registrate nei giorni scorsi dalla Banda Estudiantina di Casalmaggiore: l’Inno di Mameli, il Va’ Pensiero, Bella Ciao nella versione classica e in una più suggestiva realizzata dalla scuola di Vicomoscano guidata dal maestro Guido Rubini, più altri canti partigiani. Le persone, da casa seguendo la diretta Facebook di Piseri, sulla porta o affacciate ai balconi, hanno risposto presente. Dalla bandiera tricolore in via Favagrossa, che ricorda Giovanni, martire partigiano ucciso il 24 aprile, all’ultimo grande applauso davanti alla casa di riposo Busi.
Qui sotto il discorso del sindaco Bongiovanni, registrato e mandato in filodiffusione:
Giovanni Gardani