Solidarietà

Casalmaggiore, nasce "Phoenix": con Livio Enrico socio fondatore un aiuto al territorio e un contenitore di idee

Un ambizioso contenitore di idee, un gruppo di “volenterosi”, che avrebbe dovuto prendere vita nel prossimo autunno con lo scopo di organizzare eventi socio-culturali, raccogliere fondi e mettere a disposizione tempo al servizio della comunità e delle associazioni, che già operano sul territorio.

Nella foto da sinistra Livio Enrico e il logo di Phoenix

CASALMAGGIORE – Un neonato progetto, chiamato “Phoenix”, Fenice, avviato qualche mese fa ed un cammino interrotto da uno tsunami sanitario ed economico di proporzioni immaginabili. La Fenice, secondo la scuola di pensiero cinese, è “un uccello mitologico, che non muore mai, che vola lontano, avanti a noi, osservando con occhi acuti il paesaggio circostante e lo spazio distante. Rappresenta la nostra capacità visiva, di raccogliere informazioni sensorie sull’ambiente che ci circonda e sugli eventi che si dipanano al suo interno”.

Un ambizioso contenitore di idee, un gruppo di “volenterosi”, che avrebbe dovuto prendere vita nel prossimo autunno con lo scopo di organizzare eventi socio-culturali, raccogliere fondi e mettere a disposizione tempo al servizio della comunità e delle associazioni, che già operano sul territorio. “Viviamo l’angoscia di vedere minacciata la salute nostra e dei nostri cari, le nostre attività professionali sono chiuse e non sappiamo come e quando potranno ripartire, ma non potevamo aspettare oltre – spiega Livio Enrico, promotore casalese del progetto e socio fondatore –. Medici, infermieri, operatori socio-sanitari e volontari sono in prima linea in questa difficile sfida. A noi, seduti sul divano, non resta altro che fare sentire il nostro sostegno con una donazione di € 1.000,00 agli Amici dell’Ospedale Oglio-Po nell’ambito della raccolta fondi Emergenza Oglio Po – Andrà tutto bene Covid-19”. Una goccia nel mare degli aiuti, un ennesimo (ma doveroso) grazie ai sanitari ed un simbolico abbraccio a quanti soffrono per la perdita dei propri familiari.
Phoenix, la Fenice. Nomen omen, scherzi del destino, in un periodo in cui un nemico, chiamato Covid-19, “ci sta innanzi più potente che mai”, come scriveva Brecht in una sua celebre poesia, in cui “dopo che si è lavorato tanti anni, noi siamo ora in una condizione più difficile di quando si era appena cominciato”, una nuova associazione, pronta a interfacciarsi nel moderno e sempre più dinamico mondo dell’associazionismo senza i “legnosi” schemi del passato.
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