Fabrizia Zaffanella, inquinamento e sostenibilità ambientale: alcune riflessioni
Tuttavia, gli studi e le osservazioni riportate hanno evidenziato numerosi limiti dal punto di vista metodologico ed epidemiologico: essi vanno verificati e approfonditi affinche’ venga data evidenza scientifica a questa relazione
VIADANA – Al termine dell’emergenza – ma anche prima – bisognerà fare delle valutazioni sull’impatto che l’inquinamento ha avuto sulla diffusione del virus e più ancora sull’impatto che l’inquinamento ha sulla vita e sulla salute degli individui. Ne è convinta Fabrizia Zaffanella, candidata PD alle prossime elezioni amministrative viadanesi. Fabrizia Zaffanella fa una lunga riflessione sulla materia.
“Siamo in mezzo a una crisi senza precedenti , mai conosciuta, e che potrebbe generare cambiamenti altrettanto senza precedenti di cui non conosciamo la durata. Essere informati con chiarezza e affidabilità è estremamente importante, per favorire la fiducia e per temperare la paura e la preoccupazione.
Perché il Nord Italia e in particolare la Lombardia hanno registrato cosi’ tanti morti e una ondata epidemica cosi’ violenta?
Dovranno essere analizzati a fondo i dati della mortalità ma approfondendo le possibili cause si possono elencare alcuni fattori: l’attività industriale, i forti scambi con l’estero, la densità di popolazione e, non ultimo, l’inquinamento atmosferico.
L’Italia è in emergenza cronica da inquinamento atmosferico e l’anno appena concluso ne è una ulteriore conferma: sono 54 le città che nel 2019 hanno superato il limite previsto per le polveri sottili (Pm10) o per l’ozono : Torino ha raggiunto le 147 giornate fuorilegge (86 per il pm10 e 61 per l’ozono), seguita da Lodi con 135 (55 per pm10 e 80 per ozono) e Pavia con 130 (65 superamenti per entrambi gli inquinanti). Sono ben 19 le città (il 36% del totale) che hanno registrato nelle centraline Arpa oltre 100 giorni di superamento dei limiti giornalieri mentre 14 città hanno oltrepassato i 50 giorni complessivi. Le prime 25 posizioni sono tutte occupate da città del bacino padano.
In queste ultime settimane, sono stati diffusi online contributi( uno studio italiano, uno cinese e uno di Harvard) che discutono o presentano analisi di dati sulla relazione tra i livelli di inquinamento atmosferico e l’epidemia di COVID-19. L’attenzione è posta in particolare sui potenziali effetti del particolato fine (PM), sulla diffusione della epidemia e sulla prognosi delle infezioni respiratorie. D’altra parte, è noto che cardiopatia ischemica, ictus, malattia polmonare ostruttiva cronica, neoplasie (vedi report “ I numeri del cancro in Italia 2019-AIOM) sono le principali condizioni associate alla mortalità correlata all’inquinamento atmosferico.
Tuttavia, gli studi e le osservazioni riportate hanno evidenziato numerosi limiti dal punto di vista metodologico ed epidemiologico: essi vanno verificati e approfonditi affinche’ venga data evidenza scientifica a questa relazione.
Assieme ad una adeguata raccolta dei dati sanitari, il più possibile omogenea sul territorio nazionale, servono infatti informazioni ambientali e demografiche utili a studiare le possibili associazioni tra inquinamento e diffusione e severità di COVID-19.
Accanto alle considerazioni sugli effetti della salute, occorre tener conto come dato assolutamente favorevole che i dati provenienti da osservazioni satellitari mostrano una chiara riduzione dei livelli di inquinamento in tutti i paesi in lockdown. Dal 9 marzo i livelli di NO2 a Milano e in altre parti del nord Italia sono diminuiti di circa il 40%. E’ infatti plausibile una responsabilità della drastica diminuzione del traffico stradale e delle attività industriali .
Al di la’ dei futuri studi, ai cittadini e agli amministratori deve essere restituita la consapevolezza dell’importanza di un ambiente sostenibile, di un impegno costante a ridurre con qualsiasi modalità tutte le fonti che aggravano l’inquinamento atmosferico, perché questo avrà un sicuro impatto positivo sulla salute pubblica, anche oltre il Covid . E questo potrebbe essere un insegnamento che deriva da questa terribile epidemia“.
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