Anziani ai 'domiciliari', Ornella Anversa non ci sta. "Ci rinchiudete e buttate la chiave?"
Grazie tante da parte di quella generazione che fino a ieri si è data da fare per sostituire un welfare sempre più inefficace sobbarcandosi la gestione, spesso anche economica, dei problemi familiari di figli e nipoti
CASALMAGGIORE – “Si sta facendo strada in maniera subdola ma concreta, l’ipotesi di prolungare, per gli over 70, il ‘confino’ domiciliare, per tempi biblici. Tale decisione sarebbe assunta sul semplice dato anagrafico! Ritengo ciò discriminante e lesivo per la libertà dell’individuo”.
A segnalarci queste obiezioni, che riprendono il contenuto di articoli apparsi in questi giorni su vari quotidiani, è Ornella Anversa, che sottolinea anche il carattere di incostituzionalità di un simile eventuale provvedimento. Il testo in questione prosegue così: “Le ragioni addotte sarebbero di una popolazione a rischio, di una fragilità legata all’età. Ma mi chiedo: sono stati gli anziani a frequentare gli stadi, le discoteche, le movidas cittadine e a diffondere l’infezione? I pazienti oncologici, immunodepressi, con patologie croniche di qualsiasi età, non sono a rischio? Gli over 70 devono aspettare l’infezione in casa portata da chi riprende a lavorare o le antiche abitudini? Se le misure di contenimento vanno bene per gli altri, perché non dovrebbero andare bene per gli anziani?”
Ornella Anversa conclude con un’ ultima considerazione: “Nell’emergenza, in casa ci si deve stare, ci siamo stati disciplinatamente e ci stiamo, ma poi, se gli Italiani sono ritenuti ‘giovani’, in forma, dinamici per continuare a lavorare fino a quasi settant’anni, perché allo scoccare dei settanta diventano improvvisamente zavorra da rinchiudere in uno sgabuzzino per poi gettare la chiave? Grazie tante da parte di quella generazione che fino a ieri si è data da fare per sostituire un welfare sempre più inefficace sobbarcandosi la gestione, spesso anche economica, dei problemi familiari di figli e nipoti”.
Una assai condivisibile opinione quella di Ornella Anversa, che decisamente non concorde, formula il suo “j’accuse” a favore di quelle generazioni, che per altro, hanno avuto un peso fondamentale nella ripartenza del nostro paese, quando sette decenni fa, usciva devastato dalla guerra.
G.A. (Foto: Mario Benvenuti)