Cronaca

Recorfano piange Pina Tigoni, avrebbe compiuto 99 anni a ottobre: ha raggiunto l'amata sorella Rica

Pina, nell’infanzia, aveva avuto una encefalite a seguito di complicazioni dovute a vaccinazione, per cui i genitori Paolo e Colomba con la figlia Rica si trovarono a dover affrontare diverse difficoltà per accompagnare Pina nel percorso della vita.

A sinistra Rica, a destra Pina Tigoni

RECORFANO (VOLTIDO) – Giuseppina “Pina” Tigoni, classe 1921, avrebbe compiuto 99 anni a ottobre. Sabato, al cimitero, è stato celebrato il funerale in forma strettamente privata, come richiesto da questo tempo sospeso. Pina è stata accudita amorevolmente dal nipote Giuseppe Lazzari con la moglie Maria Rosa per 8 anni, da quando era morta la sorella Rica, classe 1925.

Pina, nell’infanzia, aveva avuto una encefalite a seguito di complicazioni dovute a vaccinazione, per cui i genitori Paolo e Colomba con la figlia Rica si trovarono a dover affrontare diverse difficoltà per accompagnare Pina nel percorso della vita. “Ho ricordi bellissimi e vivi tuttora – spiega il sindaco di Voltido Giorgio Borghetti – di questa famiglia forte e unita: il padre era un fabbro molto bravo con una officina, mi ricordo tutta nera a causa del fuoco usato per lavorare il ferro, a Recorfano. Fabbricava tutto quello che serviva per i cavalli, gli aratri, le carrette con le ruote in ferro cerchiato, il giogo dei buoi e dei cavalli e lavorava anche il ferro per lavori artistici come portavasi in ferro battuto che ancora si conservano nella chiesa di Voltido, lampadari in ferro battuto, attaccapanni e tanti altri lavori. Paolo aveva partecipato alla prima guerra mondiale ed era stato insignito dell’ordine di Vittorio Veneto nel 1972 dal sindaco di allora Mario Fornasari“.

Dopo che erano invecchiati i genitori, Rica si era fatto carico oltre che dei due figli e del marito, anche della sorella Pina e della suocera, degli zii che ha accudito per tanti anni sempre a casa, con uno spirito di dedizione unico. Eppure Rica trovava anche il tempo di aiutare altre persone in difficoltà in paese anche per lunghi periodi, era una donna straordinaria e instancabile. Il pensiero fisso di Rica era di poter assistere la sorella fino alla fine ma il destino è stato baro e lei ha dovuto soccombere prima. Allora è subentrato il figlio Giuseppe con la moglie che hanno accudito Pina per tutti questi anni.

“Ogni settimana – svela Borghetti – l’altra nipote Carmen, andava a trovare la zia e sempre Pina chiedeva quando sarebbe tornata la sorella, perché le avevano detto una pietosa bugia per non farla soffrire e Pina continuava, ogni momento, a invocare e chiamare la sorella. Ho voluto ricordare Pina in questo modo, perché lei è sempre stata al centro dell’attenzione della sua famiglia, e così a questa famiglia, che tanto ha dato per la zia, vanno le nostre più affettuose condoglianze”.

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