Cultura

La musica ai tempi del Covid: il coro Voz Latina si esibisce online

Il brano scelto per questo progetto è ‘Por qué cantamos’: si tratta di “una canzone che nasce come poesia” spiega Dolores Bizzarro. “Il grande poeta Mario Benedetti, diventa voce lirica corale e si chiede, ci chiede, perché si abbia ancora voglia di cantare quando la gente soffre".

50 voci all’unisono, provenienti da Cremona ma anche dall’Argentina, che si sono esibite online in un brano intenso e bellissimo: questo il lavoro del coro Voz latina dell’Associazione Latinoamericana di Cremona. Un’iniziativa voluta dal direttore, Maximiliano Baños, che ha realizzato un video mettendo insieme le voci di tutti i componenti del coro ma anche di persone che hanno voluto dare il proprio contributo dall’estero, nonché coristi del coro Costanzo Porta e dei Biscantores. In pochi giorni il video ha già ricevuto migliaia di visualizzazioni. I contributi sonori inviati dai singoli membri sono state assemblati con un grande lavoro da parte dei fonici dell’associazione, in un’unico coro. Ogni corista ha cantato seguendo una traccia, inviata dal direttore a ognuno in base al suo timbro di voce (tenore, basso, soprano e contralto). Le voci sono state accompagnate dal musicista Quito Gato, che si è esibito con diversi strumenti, mentre Sol Capasso si è occupata del video e Fabio Giuffrida del suono.

Il brano scelto per questo progetto è ‘Por qué cantamos’: si tratta di “una canzone che nasce come poesia” spiega Dolores Bizzarro. “Il grande poeta Mario Benedetti, diventa voce lirica corale e si chiede, ci chiede, perché si abbia ancora voglia di cantare quando la gente soffre, la vita sembra aver perso ogni valore e la morte ogni parvenza di umanità.  Il popolo cantava in una esistenza in cui si era persa ogni sicurezza, dove ogni uomo era diventato un bersaglio mobile e continui ostacoli erano posti sul cammino di eroi solitari. Cantava per costruire un nuovo futuro ma anche per ricordare chi aveva lottato e chi aveva perso la vita in quella battaglia, cantava con la speranza di riassaporare i frutti maturati al sole e guardare con occhi nuovi la bellezza della natura”.

Insomma, un brano che evoca il potere della musica e della memoria: “Noi, esiliati nelle nostre case, privati della voce a causa della distanza che ci separa, noi che vegliamo in solitudine durante notti interminabili e ci risvegliamo angosciati percependo l’assenza dell’altro, noi di Voz latina e tantissimi altri amici cantori rispondiamo alla chiamata del nostro demiurgo Maxi Baños e, grazie alla magia dei mezzi tecnologici, riusciamo a cantare di nuovo, a cantare insieme, a cantare in coro. Tutti cantiamo ad una voce sola, aspettando di poterci riscaldare al sole che farà maturare i frutti e di uscire per le strade liberate da un nemico subdolo e invisibile”.

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