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Il sindaco Giuseppe Torchio: Totò, COVID-19 ed un modo di azzerare la concezione del tempo

Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo, si sta distinguendo per un utilizzo dei Social media, nella fattispecie Facebook, creativo colorito e difficilmente banale. Quelli bravi in web marketing potrebbero trovarci anche un accenno di “storytelling”

BOZZOLO – Giuseppe Torchio, sindaco di Bozzolo, si sta distinguendo per un utilizzo dei Social media, nella fattispecie Facebook, creativo colorito e difficilmente banale. Quelli bravi in web marketing potrebbero trovarci anche un accenno di “storytelling” in questo susseguirsi di spaccati di quotidianità che ben si destreggiano tra proverbi in dialetto, modi di dire che provengono dal sapere di generazioni passate ed un legame solido con il territorio, quasi ancestrale. Tutto questo ben miscelato con citazioni passate e notizie serie di stretta attualità in un contesto, quello del Covid-19, dai tratti drammatici. Il 16 aprile porta in dote, nel profilo del primo cittadino bozzolese, il ricordo e la comicità di Totò che in qualche modo cambia l’angolatura del punto di vista sul Coronavirus.

““E io pago!”

Nell’anniversario della perdita di uno dei piú grandi comici italiani, il principe Antonio De Curtis, l’impareggiabile Totò – si legge nel post di Giuseppe Torchio -, un amico attento agli eventi ed alle mutate situazioni anche a livello economico, mi ha postato la scenetta del film “E io pago!”, che rende in maniera plastica ed esemplare Il pragmatismo del grande uomo di spettacolo italiano.

Durante un viaggio a Napoli mi recai a San Gregorio armeno, nel cuore della città, chiedendo alcune statuette del celeberrimo comico e le portai a casa.

Al consiglio provinciale successivo, di fronte ad una delle cicliche azioni della minoranza, estrassi dal cilindro la statuetta con alcune delle celebri frasi e fu un successo.

Al principe partenopeo Antonio De Curtis, in arte Totò, potremmo rubare tanti passaggi di alta comicità”.

La parte introduttiva lascia poi lo spazio al link tra il comico partenopeo e l’attuale congiuntura…

“Oggi ricordo la pregnanza e la drammatica attualitá di “a livella”, e lo riferisco alle 11 mila morti incolpevoli lombarde, un numero impressionante che ha attirato l’attenzione della stessa Magistratura.

Un passaggio, quello del contagio, che non ha guardato in faccia nessuno ed ha colpito, soprattutto quell’area anziana e più indifesa delle case di riposo.

E’ presto per chiamarsi fuori dall’emergenza e tuttavia possiamo già farci un’idea attorno al rigore di quanti hanno bloccato accessi ed andirivieni di parenti alle residenze per anziani, come ad Alzano dove lavora una nostra concittadina, a qualche centinaio di metri dall’ospedale focolaio esplosivo.

Ebbene anche a Bozzolo il rigore della Domus, che pure aveva registrato qualche protesta dei parenti, alla fine è riuscito, finora, a tenere lontano dalla struttura morie e carneficine che hanno caratterizzato altre realtà della zona.

Un’altra questione è legata alle priorità di intervento che nella nostra Regione cominciamo a valutare nella loro efficacia ed incisività”.

I toni del post di Facebook iniziano ad alzarsi e farsi più pungenti…

“Ventuno milioni di euro per il nuovo ospedale alla Fiera di Milano, che ospita venti degenti in tutto, non mi sembra una grande risposta alle esigenze più immediate quali la mancanza di macchine per i tamponi, di reagenti nei laboratori di analisi e di dispositivi sanitari DPI, introvabili”.

Come detto qualche spruzzata dialettale e modi di dire “paesani” azzerano la concezione di tempo tra l’utilizzo di moderne piattaforme divulgative ed una saggezza che affonda le radici in un passato nemmeno troppo recente.

“Ed in questi casi è successo che “al Batisteri al faga da scorta al Dom” nel senso che il sindaco di Curtatone è stato più incisivo della corazzata “Potëmkin” a livello del Pirellone.

Oggi i dati bozzolesi indicano un leggero incremento dei casi. Agli immemori vorrei solo ricordare che ben due piani della riabilitazione dell’ospedale di Bozzolo sono stati trasformati in reparti Covid-19.

Oggi, di fronte alla prossima partenza di test sierologici al ritmo di 2O mila al giorno per quattro province lombarde, la totalità dei sindaci mantovani ha chiesto che questo avvenga anche per il nostro territorio che presenta diverse situazioni numericamente simili al cremonese ed al bresciano”.

Infine il ricordo triste verso chi è venuto a mancare…

“Concludo con la mestizia di tante perdite che mi legano al mio paese di origine, Spineda. Oggi abbiamo sepolto Antonio, per tutti Luca, dal nome del padre.

Una persona semplice e precisa nella gestione delle cose della vita: dalla motofalciatrice bcs, alla casa in via Barbiani, al lavoro presso il macello Traldi di Bozzolo fino alla donazione dei due pini argentati per i nostri alberi di Natale bozzolesi di due anni fa.

Una persona moderata, saragattiana, amante del liscio, musica vitale con cui ha voluto accompagnare la parte finale dell’estremo saluto.

Ciao Antonio, sei anche tu nel suono del silenzio fuori ordinanza che Andrea Compagnoni con i quindici sindaci del territorio, la Protezione Civile, i Volontari, ha voluto dedicare a chi negli ospedali mette ogni giorno la propria vita ed a chi, in maniera anonima, se ne va ogni giorno in silenzio, senza l’abbraccio delle sue amicizie e della sua stessa comunità”.

Alessandro Soragna

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