Padania Acque, al via la fase due: riapertura dei cantieri chiusi per l’emergenza Covid
“La ripartenza dei cantieri è una boccata d’ossigeno all’economia locale” dichiara Claudio Bodini, Presidente di Padania Acque. “Le imprese, professionisti, fornitori devono, seppur con tutte le precazioni per i lavoratori, riprendere a lavorare. La nostra azienda ha programmato nei prossimi anni un ambizioso piano di investimenti sul territorio".
Padania Acque è pronta a ripartire con la fase due: da questa settimana il gestore del servizio idrico integrato della Provincia di Cremona sta lentamente riaprendo i cantieri che erano stati chiusi per l’emergenza Coronavirus. Attraverso un piano coordinato per la messa in sicurezza di tutti i lavoratori, in questi giorni stanno ripartendo 5 cantieri per il miglioramento delle reti e degli impianti sul territorio della Provincia di Cremona e altri 10 ripartiranno nei prossimi giorni. La ripresa delle attività sarà controllata da figure preposte: ingegneri e tecnici dell’azienda, coordinatori per la Sicurezza e Direttori Lavori, con una attenta valutazione del rischio da parte delle imprese riferita all’emergenza Covid-19 e con la messa in atto di specifici piani anti-contagio in osservanza delle prescrizioni attualmente in vigore (DPCM del 10 Aprile 2020 e il Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid–19 nei cantieri edili del Ministero Infrastrutture e Trasporti, del 19 marzo 2020).
“Durante tutto il periodo dell’emergenza abbiamo garantito tutte le attività necessarie ad assicurare il mantenimento del servizio pubblico, dalle riparazioni urgenti in caso di guasti alle condotte, alle attività di presidio degli impianti” spiega Alessandro Lanfranchi, Amministratore Delegato di Padania Acque. “Nonostante qualche problema logistico e di spostamento dei lavoratori e di approvvigionamento dei materiali, ora ci sono le condizioni per riattivare, nella massima sicurezza per i lavoratori, buona parte dei cantieri sospesi”. “La ripartenza dei cantieri è una boccata d’ossigeno all’economia locale” dichiara Claudio Bodini, Presidente di Padania Acque. “Le imprese, professionisti, fornitori devono, seppur con tutte le precazioni per i lavoratori, riprendere a lavorare. La nostra azienda ha programmato nei prossimi anni un ambizioso piano di investimenti sul territorio e ciò sarà una opportunità di grande rilancio per l’economia della nostra provincia”.
Le attività stanno lentamente riaprendo anche in tutta la regione. Padania Acque è quotidianamente in contatto e in coordinamento con tutte le altre 12 aziende idriche pubbliche della Lombardia riunite in Water Alliance – acque di Lombardia, la più grande rete pubblica italiana, una realtà industriale che serve otto milioni e mezzo di abitanti nei 1200 comuni delle province di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Cremona, Lecco, Bergamo, Como, Sondrio, Mantova, Brescia, Varese. Queste aziende erogano ogni anno oltre 800 milioni di metri cubi d’acqua, attraverso 38 mila km di rete di acquedotto e circa 4mila pozzi. Oltre 600 sono i depuratori ai quali confluiscono 34mila km di rete fognaria.
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