In ospedale sanificati i primi tre reparti per ritorno a normale attività Per gli ambulatori ci vorrà più tempo
Tra i primi settori che verranno riaperti ci sono le sale operatorie: in Chirurgia, diventata per forza di cose una terapia intensiva per malati Covid gravi, ci sono attualmente 4 letti ancora occupati, ma che gradualmente verranno liberati. Complessivamente sono 16 i posti di terapia intensiva attivi ad oggi nel presidio cremonese.
Si allenta la pressione sull’ospedale di Cremona, passato dall’essere un normale presidio di provincia su cui si addensavano le nubi di tagli ai reparti (vedi il caso della terapia intensiva neonatale) ma da due mesi diventato un pilastro nel sistema sanitario regionale per la cura dei malati Covid. Qui sono arrivati fin dal 21 febbraio malati anche da territori diversi, dal lodigiano e dal piacentino in primis, che tradizionalmente si appoggiavano a Cremona per il pronto soccorso. Da qui l’impellente necessità di recuperare quanti più posti possibili sia di terapia intensiva sia per ricoveri ordinari per pazienti colpiti da Covid, sacrificando la normale funzionalità dei reparti.
Da qualche giorno le cose sono cambiate. Come ha spiegato il direttore sanitario dell’Asst Cremona Rosario Canino, a margine delle dimissioni del giovane Mattia, “da ospedale Covid quale eravamo diventati, stiamo ora cercando di riaprire anche le altre attività. Abbiamo già sanificato tre reparti e altri ne seguiranno. Ginecologia, ad esempio potrà ricevere pazienti no Covid, così pure Ortopedia e Neurochirurgia”. Tra i primi settori che verranno riaperti ci sono le sale operatorie: in Chirurgia, diventata per forza di cose una terapia intensiva per malati Covid gravi, ci sono attualmente 4 letti ancora occupati, ma che gradualmente verranno liberati. Complessivamente sono 16 i posti di terapia intensiva attivi ad oggi nel presidio cremonese. Più lontana invece la riapertura delle attività ambulatoriali, dove l’assembramento è decisamente più difficile da contenere.
g.b.