Il procuratore Pellicano: "Decessi anomali, la gente ha diritto di capire il perchè"
“Questo problema occuperà la giustizia per molto tempo, credo”, ha aggiunto il procuratore. “E bisognerà valutare tutti questi fatti con un unico punto di partenza, di tipo culturale – giuridico: saper cogliere e capire la portata unificante di questo fenomeno. Ho voluto che questo gruppo trattasse simultaneamente i vari aspetti e lo facesse in maniera celere”.
E’ stato il procuratore della Repubblica di Cremona Roberto Pellicano, questa mattina, ad illustrare nel dettaglio l’istituzione del team dei quattro pm Lisa Saccaro, Ilaria Prette, Milda Milli e Davide Rocco, due esperti di colpe mediche e sicurezza sul lavoro e altrettanti specializzati in reati economico-finanziari, che indagherà sul numero di morti anomale da coronavirus sul territorio cremonese e sulle prevedibili truffe che insorgeranno con l’arrivo dei contributi statali ai vari soggetti economici e sociali penalizzati in questo lungo periodo di lockdown.
“I fatti da esaminare – ha spiegato il procuratore – sono quelli legati alle responsabilità colpose sui decessi, che sono stati in misura straordinaria ed eccezionale. Bisognerà andare a capire qualcosa di più su questi decessi, ovviamente tenendo bene in considerazione il particolare momento che abbiamo vissuto e che stiamo ancora vivendo. Se anche fosse difficile individuare specifiche responsabilità di natura penale, ciononostante sarebbe assolutamente necessario lavorare per capire che cosa è successo. La gente ha diritto di saperlo. E’ uno dei passi verso il ritorno a una normalità: riuscire a dare una spiegazione a un fenomeno che a tutt’oggi è abbastanza inspiegabile”. “Anche perchè”, ha aggiunto Pellicano, “è difficile chiedere alla gente di confidare nella giustizia se prima non si è dato un minimo di spiegazione a ciò che è accaduto”. L’indagine a tappeto della procura sui morti procederà d’iniziativa, anche in assenza di denunce, che comunque sono già arrivate.
E circa l’afflusso di denaro, sotto forma di prestiti agevolati per le imprese e contributi vari dallo Stato, “è prevedibile che ci saranno tantissime persone che faranno carte false per utilizzare il denaro, o lo utilizzeranno per fin diversi da quello di risanare le imprese”. “Questo problema occuperà la giustizia per molto tempo, credo”, ha aggiunto il procuratore. “E bisognerà valutare tutti questi fatti con un unico punto di partenza, di tipo culturale – giuridico: saper cogliere e capire la portata unificante di questo fenomeno. Ho voluto che questo gruppo trattasse simultaneamente i vari aspetti e lo facesse in maniera celere”.
Sara Pizzorni