Cronaca

Attilio Scacchetti (ANCE MN): "Dobbiamo e vogliamo ripartire"

un tema molto importante sono i maggiori costi che le aziende dovranno sostenere per ottemperare a queste disposizioni e come computarli e riconoscerli economicamente

“Dobbiamo e vogliamo ripartire, riaprire i cantieri e riprendere l’attività!?? – spiega Attilio Scacchetti, presidente ANCE – Alcune  stime a livello nazionale indicano perdite superiori al 20% del fatturato e se questa chiusura dovesse protrarsi i numeri aumenterebbero ulteriormente, minacciando la stessa sopravvivenza delle aziende.

La ripartenza dev’essere regolamentata da un quadro normativo chiaro per tutelare la salute dei lavoratori, delineando le tipologie di dpi da utilizzare, sia per le aziende che per i CSE. ??Un tema molto importante sono i maggiori costi che le aziende dovranno sostenere per ottemperare a queste disposizioni e come computarli e riconoscerli economicamente.

Proprio in questi giorni ANCE Mantova, sta partecipando insieme alle Territoriali della Lombardia, a stilare un documento unico valido per tutto il territorio della nostra regione e auspicabilmente  condiviso a livello nazionale per tutti gli accorgimenti da adottare soprattutto in materia di sicurezza individuale.

Altro argomento importantissimo sono tutte le proroghe di pagamenti, certificazioni, adempimenti e rinnovi che rischiano di accumularsi o di frenare il normale svolgimento dell’attività. Mi riferisco principalmente al rinnovo di certificazioni necessarie alle aziende per partecipare alle gare pubbliche perché questa fermata influisce  negativamente sul mantenimento dei requisiti.

Le attestazioni SOA per le aziende e le abilitazioni per i dipendenti rischiano di riflettere una interruzione dell’attività che può declassare i livelli di qualificazione raggiunti.

Ripeto, abbiamo bisogno, mai come ora di completa chiarezza e che vengano valutati nei minimi particolari tutti i valori che le aziende hanno faticosamente maturato negli anni. Non è solo l’aspetto economico /quantitativo che deve essere pesato ma il vissuto e la reputazione che le imprese si sono guadagnate.

Riprendere non vuol dire semplicemente ridare corrente ad un motore elettrico ma riprogrammare di nuovo tutto.??Il nostro era già un settore in crisi dal 2008. Ora i nodi al pettine sono aumentati in modo esponenziale.??Siamo fiduciosi in un rilancio del nostro settore perché crediamo che nelle prospettive di ripresa economica del nostro paese gli investimenti infrastrutturali, la manutenzione del territorio e la rigenerazione urbana debbano giocare un ruolo di assoluto rilievo.

Ed è necessario un grande sforzo da parte delle amministrazioni centrali e periferiche per semplificare le procedure e gli adempimenti, a beneficio degli operatori che lavorano e investono nel nostro territorio.

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