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Scuola a distanza, da Vicomoscano una bella testimonianza e un grazie

Anche i genitori si sono dati da fare ed insieme alle maestre si sono collegati e confrontati su diversi sistemi e piattaforme che offrissero servizi di Conference call

VICOMOSCANO – Qualche difficoltà c’è stata, come era logico che fosse. Perché la didattica frontale e più ancora tutta la rete di relazioni che si vengono a creare a scuola sono difficili da modulare attraverso la tecnologia. E’ tutta la prospettiva che muta. Ma quello che è più importante che tutti – scuola, genitori e alunni – ci hanno messo tutto il loro impegno per fare in modo che le cose andassero al meglio.

Le scuole sono chiuse da più di un mese. Parlando di scuola Primaria, le difficoltà per fare in modo che il programma scolastico abbia comunque un suo seguito sono molteplici. Sorge inoltre il problema per le famiglie che si vedono totalmente cambiare la propria quotidianità, soprattutto perché imposta dalla situazione, emergono così molteplici criticità che vedono chiamati in causa i bambini.

La scuola Primaria dove i bambini imparano non solo la didattica scolastica ma anche il modo di relazionarsi, di giocare con i propri compagni, dove imparano ad instaurare rapporti con gli insegnanti, a riconoscere e ad affrontare le proprie emozioni, diventa un argomento non da poco per dei piccoli individui che arriveranno ad essere adulti.

Anche in questo caso la differenza viene fatta dalle persone. Di seguito riportiamo una lettera di un genitore della scuola primaria di Vicomoscano.

Mi sento un genitore fortunato perché credo di avere una situazione scolastica nella quale è inserito mio figlio, che ha saputo sostenerlo in questo periodo così problematico, nella modalità migliore che i mezzi attuali possano ad oggi offrire. Ma non voglio parlare solo di mezzi, voglio parlare anche di persone, perché è in questi momenti che le persone possono fare la differenza!

Le nostre maestre dopo i primi giorni di smarrimento successivi al Carnevale, dovuto all’allarme Covid che si andava diffondendo, hanno provveduto subito a valutare come poter tenere i contatti con i bambini di tutta la classe. La proposta ai genitori è arrivata puntuale, cercare la piattaforma più adatta per intrattenere lezioni! Non dico semplici monologhi ma lezioni interattive dove i bambini potessero visualizzare appositi documenti (sostituti in questo caso della classica lavagna).

In questa classe virtuale è possibile interagire con la maestra di turno ed i vari compagni presenti, durante la lezione che in quel momento tratta quella precisa materia. Anche i genitori si sono dati da fare ed insieme alle maestre si sono collegati e confrontati su diversi sistemi e piattaforme che offrissero servizi di Conference call.

Ne è scaturito un Planning settimanale grazie al quale i bambini della classe ( suddivisa per l’occasione in due macro gruppi, per non sovraccaricare il sistema) sanno esattamente quando è il momento di collegarsi per incontrare i propri compagni e la maestra di turno che li attende nella classe virtuale con un grande sorriso e con la voglia di trasmettere la volontà di portare avanti una grande missione, che è quella di formare e far crescere i nostri figli.

Grazie a questo grande lavoro organizzativo e di collaborazione i bambini sono invogliati ad accedere al collegamento, un po’ perché alle prese con il computer o i diversi device si sentono più grandi ma anche perché ritrovano un po’ di quell’ atmosfera che ritrovavano quando arrivavano a scuola; il saluto ai compagni, il momento del gioco, l’inizio della lezione dove la maestra prima di iniziare fa un po’ di conversazione con i propri alunni per permettere a tutti di mettersi sull’attenti e poi si parte tutti pronti per una nuova lezione o l’approfondimento di quello che già si era spigato nella lezione precedente.

E’ stato così possibile ripristinare le lezioni di quelle materie fondamentali che trovano lo sviluppo del proprio programma nel terzo anno di una scuola primaria, l’ora di Italiano, matematica, storia, geografia e perfino inglese, tutte le maestre si sono rese disponibili provvedendo addirittura ad uno sportello in orari differenti dalle lezioni di gruppo per poter assistere chi ha bisogno di spiegazioni ulteriori o chi per problemi di collegamento ha perso una determinata spiegazione.

La scuola, secondo il mio modesto parere, soprattutto in questi momenti non deve essere solo il patema dei compiti dati a distanza, ma deve essere rappresentata dalle persone che la compongono ed i genitori hanno il dovere di fare in modo che i propri figli ne prendano parte, perché la loro formazione ed il loro futuro dipende da queste piccole grandi cose.

Per rendere merito a queste persone mi sento in dovere di ringraziare tutta la classe 3a della scuola primaria di Vicomoscano, e ringraziare anche tutte quelle realtà che come loro si sono messe in gioco per permettere a tanti bambini e a tante famiglie di non sentirsi abbandonate“.

redazione@oglioponews.it

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