Salute

Mario Bazzani guarda anche al dopo emergenza: "Pensiamo a distributori di mascherine"

“Qualche cittadino mi ha criticato perché, a differenza di altri colleghi, non ho distribuito le mascherine casa per casa. Non sono né migliore né peggiore degli altri".

TORRE DE’ PICENARDI – L’idea potrebbe anche apparire balzana, ma ha un suo perché. Nel breve periodo, ma soprattutto sulla lunga prospettiva di un ritorno alla normalità che per qualche mese dovremo attendere con pazienza, assieme al vaccino contro il Coronavirus. Mario Bazzani, sindaco di Torre dè Picenardi, dice di avere semplicemente esportato su Facebook, al solito un megafono, in questo caso però con buona utilità, l’idea venuta ad una sua concittadina: “Perché non elaboriamo un distributore automatico di mascherine? Se fossi un imprenditore – spiega Bazzani – io ci penserei”.

Le mascherine delle quali Bazzani parla sono mascherine chirurgiche, quelle che durano un giorno e poi vanno sostituite. Bazzani spiega il perché della proposta. “Nei mesi a venire, quando l’emergenza sarà finita e in attesa del vaccino, dovremo abituarci ad andare in giro con la mascherina quanto meno nei luoghi affollati. Dunque le mascherine chirurgiche avranno la stessa utilità e la stessa “quotidianità” dei fazzolettini di carta. Dunque, perché non permettere ai distributori di erogarle, magari con pacchetti da 5 o da 10? In questo modo, peraltro, rifornendo ovviamente il distributore in continuità, potremmo anche evitare le code che si formano spesso dai tabacchini, perché ognuno avrebbe la possibilità di procurarsi una scorta a qualsiasi ora del giorno”.

“Un distributore potrebbe risultare molto utile – spiega Bazzani – davanti agli ospedali, ad esempio, perché quando andremo al Pronto Soccorso, per qualche mese dovremo farlo con la mascherina sul volto, dunque se qualcuno sarà sprovvisto di questo strumento, saprà di poterselo procurare direttamente all’ospedale”. A proposito di mascherine, Bazzani non manca di sollevare una nota polemica. “Qualche cittadino mi ha criticato perché, a differenza di altri colleghi, non ho distribuito le mascherine casa per casa. Non sono né migliore né peggiore degli altri – spiega il sindaco torrigiano – ma reputo che sia meglio che molte persone stiano in casa, anziché dotare tutti di mascherine, gesto che a volte viene interpretato come un invito a uscire. Le mascherine che abbiamo procurato, e che abbiamo dato ai cinque negozi presenti in paese che le possono vendere, si possono acquistare proprio in questi punti. Ma deve farlo solo chi ha davvero necessità di uscire. Peraltro devo purtroppo segnalare un ricarico eccessivo su alcune mascherine lavabili – che non sono presidi sanitari veri e propri e dunque hanno una funzione importante ma non pari a quella delle vere e proprie mascherine chirurgiche, che sono un’altra cosa – dato che le abbiamo pagate 6 euro l’una: speculare su questa emergenza è davvero triste”.

Giovanni Gardani

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