Scuola, il provveditore Fabio Molinari spiega il nuovo Decreto - IL VIDEO
Per quanto riguarda invece le classi intermedie, si è deciso “di non procede alla scelta di ammissione o meno, non per dare un colpo di spugna, ma perché il Ministero ha tenuto conto che la didattica a distanza è stata sperimentata per la prima volta in modo massiccio e non tutti hanno potuto seguirla allo stesso modo, per vari motivi”
La riflessione di Fabio Molinari, dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale, in merito al Decreto sulla Scuola.
Pubblicato da Cremona Oggi su Martedì 7 aprile 2020
A seguito del Decreto emanato dal Governo sulle modalità di conclusione dell’anno scolastico, che ipotizza un possibile rientro in classe il 18 maggio, interviene il provveditore Fabio Molinari, che spiega cosa potrebbe accadere. “Per chi ha gli esami è una data discriminante per le modalità delle prove, che saranno in presenza e costituite da commissioni interne dove accanto alla prima prova, uguale per tutti, ce ne sarà un’altra, modulata a seconda dell’istituto. Se invece si rientrerà dopo il 18 maggio, l’esame sarà fatto attraverso un colloquio telematico per le scuole superiori e attraverso un elaborato scritto per le medie”.
Per quanto riguarda invece le classi intermedie, si è deciso “di non procede alla scelta di ammissione o meno, non per dare un colpo di spugna, ma perché il Ministero ha tenuto conto che la didattica a distanza è stata sperimentata per la prima volta in modo massiccio e non tutti hanno potuto seguirla allo stesso modo, per vari motivi” spiega ancora Molinari. “Parte del prossimo anno, che inizierà il 1 settembre, si userà per il recupero degli apprendimenti. E’ comprensibile che il ministero abbia voluto tutelare i ragazzi”.
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