Pomponesco, la casa di riposo ringrazia. 50 mila Euro donati dal Gruppo Frati

POMPONESCO – A poche ore dalla richiesta di aiuto lanciata dalla Fondazione Mazzucchini per fare fronte all’emergenza Coronavirus presso la Casa di Riposo di Pomponesco, il Gruppo Frati risponde con generosità mettendo a disposizione la somma di 50 mila Euro per fare fronte a tutte le necessità del momento. Con questa lettera il Presidente della Fondazione, Claudio Formici che gestisce la struttura, ringrazia l’importante realtà industriale per la donazione ricevuta…

“La Fondazione Mazzucchini, il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, gli ospiti e tutti i dipendenti vogliono esprimere il più sentito e profondo ringraziamento per il grande gesto di generosità mostrato dal Gruppo Frati. Le spese straordinarie e ingenti che si sono rese necessarie per fronteggiare al meglio la situazione attuale di emergenza stanno richiedendo notevoli sforzi economici alla nostra Struttura e, anche per questo, ci siamo appellati alla solidarietà della nostra Comunità, per chiedere sostegno e aiuto in un momento di difficoltà. Mai avremmo pensato però di ricevere un gesto così importante: la donazione di 50.000 €, così generosa, del Gruppo Frati è segno di una vicinanza profonda alla nostra Struttura, ai nostri anziani e a tutti gli Operatori che vi prestano servizio ed è anche dimostrazione di grande fiducia nel nostro lavoro. E’ un gesto, questo, che ci riempie di gioia e ci dona quella serenità e quella speranza di cui abbiamo tutti così bisogno in un momento come questo. La gratitudine nei confronti del Gruppo Frati non vuole però essere solo a parole: la migliore dimostrazione della nostra più sincera riconoscenza è infatti quella di impegnarci ancora di più, ogni giorno e a fondo, per utilizzare e sfruttare questa donazione con attenzione e al meglio delle nostre capacità, per rafforzare i servizi dedicati ai nostri ospiti e sostenere il lavoro dei nostri Dipendenti, facendo onore alla grande generosità dimostrata. Un profondo e sincero grazie dunque di cuore da tutta la Fondazione”. 

Alessandro Soragna