Economia

Concass, emergenza alimentare, fondo di solidarietà: modalità di accesso al buono

Nello specifico in questi giorni l’attenzione è stata volta a supportare i Comuni nella definizione delle procedure in merito all’ordinanza della Protezione Civile sul tema della solidarietà

CASALMAGGIORE – A seguito dell’ordinanza del dipartimento della protezione Civile del 29 marzo, è stato istituito un fondo di solidarietà a sostegno dell’emergenza alimentare. Le risorse che confluiscono sul nostro territorio ammontano complessivamente a € 210.717,75.

È un primo sostegno economico che si affiancherà ad altri, già disposti anche dalla Regione Lombardia.
Gli effetti devastanti del Coronavirus stanno mettendo a dura prova i cittadini da un punto di vista sanitario, ma non possiamo non vedere gli effetti economici, relazionali e sociali che stanno colpendo tutte le famiglie.

Il Consorzio Casalasco Servizi Sociali, in sinergia con i servizi sociali dei Comuni, è, in queste settimane, a fianco dei Comuni nel tentativo di arginare e gestire le situazioni di difficoltà, ponendosi sia in stretto raccordo con ATS e ASST, per il supporto a domicilio delle persone in isolamento, al fine di sostenere i nuclei da un punto di vista sociale, sia a supporto per le diverse misure a sostegno dei nuclei familiari che Regione Lombardia sta definendo in questi giorni (sostegno alle famiglie con figli minori, sostegno alloggio ecc.);
Tra le azioni che il Consorzio ha attivato fin dall’inizio dell’emergenza, in sinergia con i Comuni Casalaschi, il progetto “Uniti si può”, attraverso l’istituzione di uno sportello telefonico a supporto delle persone in quarantena per l’aiuto nel fare la spesa, il ritiro dei farmaci e altre piccole commissioni. Lo sportello, in sinergia con la scuola di Formazione e il Centro di Psicologia e psicoterapia di Calvatone, ha attivato anche il supporto psicologico a distanza. Le prestazioni rese sono tutte gratuite.

Nello specifico in questi giorni l’attenzione è stata volta a supportare i Comuni nella definizione delle procedure in merito all’ordinanza della Protezione Civile sul tema della solidarietà alimentare, al fine di avere una linea comune e più omogenea possibile.

A – Cosa sta facendo ciascun Comune?
Ciascun Comune sta lavorando per una manifestazione d’interesse rivolta agli esercenti alimentari (negozi e supermercati) al fine di convenzionarsi per l’utilizzo dei buoni spesa che verranno destinati alle famiglie maggiormente colpite dagli effetti della pandemia. In alcuni Comuni la scadenza è fissata per sabato 4 aprile.

Uscirà nel giro di pochi giorni (è previsto per lunedì 6 aprile) un avviso alla cittadinanza volto a far conoscere ai cittadini le modalità attraverso cui presentare domanda.
I cittadini dovranno presentare una domanda che autocertifica la situazione familiare, lavorativa ed economica.
L’avviso sarà aperto ma con scadenze settimanali di valutazione per poter erogare tempestivamente i buoni spesa alle famiglie.

Modalità di presentazione della richiesta del buono spesa
I cittadini residenti potranno presentare richiesta all’Ente in cui risiedono con le seguenti modalità:
• Scaricando l’apposito modulo disponibile sul sito del Comune, compilandolo e inviandolo all’indirizzo di posta elettronica del proprio Comune.
• Contattando il numero di telefono del servizio sociale per un appuntamento ad hoc
In ciascun avviso saranno riportate informazioni specifiche.

Modalità di valutazione della condizione di necessità
In fase di analisi delle domande l’assistente sociale può approfondire la situazione attraverso colloquio telefonico o altra modalità ad hoc.
Successivamente alla valutazione delle domande l’Ente provvederà, tramite i servizi sociali, a contattare i richiedenti per comunicare l’esito della valutazione e l’importo del buono spesa, nonché concordare le modalità di ritiro. I buoni spesa possono avere un valore da un minimo di € 100 ad un massimo di € 500.

Come verranno utilizzati i buoni spesa
Ciascun Comune pubblicherà la lista dei negozi/supermercati nei quali le persone potranno spendere i propri buoni per l’acquisto di generi alimentari e prodotti per l’igiene del corpo e della casa. I negozi poi presentando i buoni spesa al Comune che li ha emessi, verranno pagati.

redazione@oglioponews.it

 

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