Cronaca

Brugnolo, si è spento a 67 anni Silvano Scazza, norcino

Non avevano avuto figli ma - per carattere - tutte le persone che conosceva erano a lui e per lui familiari. Norcino dalle mani sapienti, aveva lavorato sino alla pensione al Macello Ghinzelli di Viadana

BRUGNOLO – “Oggi la comunità di Rivarolo e Brugnolo paga un duro prezzo al virus. Buon viaggio amico mio, Dio ti accolga tra le sue braccia”. Sono le parole di una notte buia, tra le più buie che la comunità di Rivarolo e Brugnolo hanno attraversato dall’inizio della diffusione del Covid19. A spegnersi il 67enne Silvano Scazza, originario di Rivarolo del re e residente a Brugnolo. Persona gioviale, di compagnia, amante della baracca e del canto. Silvano era sposato con Cesarina Furlotti. Non avevano avuto figli ma – per carattere – tutte le persone che conosceva erano a lui e per lui familiari. Norcino dalle mani sapienti, aveva lavorato sino alla pensione al Macello Ghinzelli di Viadana. Persona buona di carattere “Un amico onesto – aggiunge Zanichelli – sempre col sorriso sulle labbra”. Sono in tanti a ricordarlo. “Non mi sembra vero – scrive Miria Granelli – passavi diverse volte davanti casa nostra e con il tuo fare allegro e scherzoso chiamavi il nostro cane dicendo ‘piccolo dammi un bacino ‘ e poi avevi sempre una battuta per noi, e ridevamo insieme. Poi quel pomeriggio l’ambulanza a sirene spiegate e non ti abbiamo più visto. ciao Silvano non ti dimenticheremo mai”. E ancora le belle parole a ricordo di Giancarlo Roseghini: “Come una musica si diceva. Armonie di battute e canzoni, tavolate e discorsi. Viaggi di cantine e di scoperte, nella gioia di condividere. Nella sorpresa di essere accolti e di accogliere. Solo gli amici son così, fermano il tempo e tolgono i pensieri con uno sguardo, una stretta di mano, un abbraccio, con una sana bevuta e una cantata a squarciagola. Sai, a volte mettere vicino parole che abbian senso fra loro non è semplice. A volte fluiscono, come musica. A volte si trovano persone che sono vicine, con profondità e semplicità. Gesti, ripetuti, semplici e mai banali, avvicinano anime e sguardi, ricordi e bicchieri. Ciao Silvano, amico mio”.

Nazzareno Condina

 

 

 

 

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