Salute

Le province di Cremona e della Lombardia Est a Fontana: 'Urgono Dpi e test in vitro'

Nella lettera si sollecita l’autorizzazzione all’avvio “della sperimentazione dei test sierologici, come avvenuto in Veneto e in Emilia Romagna”, ma anche che per “le Amministrazioni Provinciali sia possibile acquistare i test in vitro veloci che i medici di base potranno utilizzare per le persone in isolamento fiduciario".

Anche i presidenti delle provincie della Lombardia Orientale hanno scritto al governatore Attilio Fontana per sollecitare aiuti. La missiva è stata firmata appunto dai presidenti delle province di Cremona (Paolo Mirko Signoroni), Brescia (Samuele Alghisi), Bergamo (Gianfranco Gafforelli) e Mantova (Beniamino Morselli) con i quattro che sottolineano: “Urge materiale (DPI – ndr) per medici di base e medici coinvolti nelle attività delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziali). Inoltre servono DPI per tutti gli operatori delle RSA ed Ospedali in congruo e soddisfacente numero in tempi strettissimi. Infine, chiediamo alla Regione Lombardia, che al pari di altre Regioni, anche a noi confinanti, riconosca la efficacia del test in vitro veloce”.

I presidenti, infatti, chiedono a Regione Lombardia “di avere disponibilità immediata dei dispositivi di protezione per gli operatori sanitari di ospedali e RSA”, ma anche che “siano sottoposti a tampone tutti gli operatori sanitari, i cittadini sintomatici e, qualora risultino positivi, i loro familiari e contatti, come da direttive dell’Istituto Superiore di Sanità”. Una dotazione necessaria anche per “i medici di base e gli operatori dei territori in cui vengono istituite le USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale)” che vanno “forniti in modo capillare di Dpi”.

Nella lettera si sollecita l’autorizzazzione all’avvio “della sperimentazione dei test sierologici, come avvenuto in Veneto e in Emilia Romagna”, ma  anche che per “le Amministrazioni Provinciali sia possibile acquistare i test in vitro veloci che i medici di base potranno utilizzare per le persone in isolamento fiduciario, in modo da poter fare attività di prevenzione, come già avvenuto in altre Province, prima che ci sia speculazione sul costo degli stessi”.

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