Cronaca

Si è spento Egidio Fara, il calcio Asola e Remedello in lutto

ASOLA – Si è spento Egidio Fara. Noto nell’ambiente sportivo per essere stato prima atleta (un ottimo portiere) e poi allenatore, lascia un vuoto enorme in una società come l’Asola Calcio che così l’ha voluto ricordare: “Doloroso pensarlo e difficile da scriverlo, ci eravamo sentiti un paio di mesi fa, per il suo compleanno, con un arrivederci a presto per una bicchierata.

Io sempre in attesa di riaverlo su una panchina dell’Asola, lui primo tifoso della juniores che aveva creato e immancabile in tribuna a seguire suo figlio Mattia in campo con la prima squadra; Egidio ha saputo regalarmi i due più begli anni da dirigente e l’ho apprezzato prima che come allenatore, come persona: sincero, leale e capace di slanci di affetto, un affetto a volte burbero, ma sempre con il sorriso, che non riusciva a nascondere, e gli occhi, che sapevano vedere le persone dentro, e che comunicavano più di tante parole.

L’avevo conosciuto di sfuggita, quando era l’allenatore della prima squadra dove gioca mio figlio, ma ne avevo già sentito parlare in precedenza: intorno a lui si era costruita un’immeritata fama di persona intrattabile, per questo mi ero incuriosito e avevo chiesto di fargli da dirigente, non appena saputo che sarebbe arrivato da noi, non senza avergli prima chiesto se avrebbe gradito un dirigente che pretendeva molto; una nuova sfida anche per lui, che non se ne sarebbe più fatta scappare nemmeno una.

Non ho mai trovato in un allenatore, come con lui, la sintonia sulle cose importanti, quelle che fanno trovare settimana dopo settimana lo stimolo a continuare a lavorare meglio, e ad amare l’avventura di condurre una stagione insieme ai ragazzi, che non erano numeri e ruoli, ma teste e cuori.

Gli ho voluto bene, sinceramente e allegramente, ho avuto tanta stima per la sua integrità, mi sono spesso stupito per il suo cuore grande e sono riuscito ad amare anche quel suo non aver bisogno di essere diplomatico: oggi dolore e tanti lampi di bellissimi ricordi, come il momento fissato qui sopra nella fotografia dello staff al completo della juniores.

Nonostante le notizie che avevamo avuto in queste settimane, non avevamo mai neanche considerato l’eventualità che qualcosa potesse rubarcelo, non eravamo preparati e anche se continuerà ad essere con noi, nel nostro cuore, perché è stato una parte della nostra vita, ci mancherà. Stringiamo in un abbraccio Mattia e la sua famiglia; siamo stati fortunati ad averlo conosciuto”.

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