Casa di Riposo Busi, Brocchieri (USB) attacca: "Ritardi ci sono stati, pronti a scioperare se serve a tutelare salute"
"Tra le altre cose la mia organizzazione sindacale ha ricevuto una diffida dalla presidente Roberta Bozzetti in merito ad una nostra lettera del 14 u.s. dove si segnalavano lavoratori positivi a COVID 19 e dove si chiedeva di ottemperare alle normative vigenti".
CASALMAGGIORE – Sulla questione della Casa di Riposo Busi di Casalmaggiore, in questi giorni purtroppo colpita da diversi decessi prende la parola Juri Alessandro Brocchieri dell’Unione Sindacale di Base di Cremona. “Vorrei segnalare la criticità, come già espressa da Fabrizio Vappina di CNC che condivido in pieno, sulle infezioni e i decessi in struttura.? Tra le altre cose la mia organizzazione sindacale ha ricevuto una diffida dalla presidente Roberta Bozzetti in merito ad una nostra lettera del 14 u.s. dove si segnalavano lavoratori positivi a COVID 19 e dove si chiedeva di ottemperare alle normative vigenti”.
“Ricordo come sia importante, di fronte ad una pandemia di questo tipo – spiega Brocchieri – prendere tutti gli accorgimenti del caso.?L’epidemia da COVID 19 è presente già da diversi mesi e la sua pericolosità, che può portare purtroppo anche alla mortalità dell’individuo, avrebbe dovuto mettere in guardia e far prendere da subito degli accorgimenti importanti. Tra questi sottolineo l’esame del tampone da effettuarsi sui lavoratori ma anche sui degenti. Non deve essere un recente DCPM ad obbligare le strutture sanitarie ad eseguire tale esame sugli operatori ma doveva essere preso sin da subito in quanto gli innumerevoli decessi, non solo del Busi ma anche di tutte le strutture della Provincia, avrebbero dovuto far riflettere”.
“I lavoratori – conclude Brocchieri – lamentavano l’assenza dei DPI arrivati in ritardo nelle sezioni dove si sospettavano casi da COVID 19.? Ecco perché come rappresentante di USB mi sono sentito in dovere non solo di scrivere la lettera per la quale USB viene diffidata, ma anche di attivare le procedure di raffreddamento, poi sospese vista la delicata situazione di emergenza COVID 19. Chiaramente USB non accetta alcun tipo di intimidazione nel sostenere, senza alcun timore, quanto segnalato sino a questo momento, ivi inclusa, esaurita l’emergenza COVID 19, di riattivare le procedure di sciopero anche perché USB combatte per i lavoratori che in questo momento devono operare con la paura di un contagio per sé e per i propri familiari. USB è un sindacato conflittuale, che però lascia comunque sempre la porta aperta per un incontro e la risoluzione dei problemi della Fondazione Busi che, oltre all’epidemia COVID 19, presenta anche altri problemi”.
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