Cronaca

Covid-19, continua l'aumento minimo dei contagi. A Cremona raggiunta quota 3.869, nel mantovano +71 casi

“I dati di oggi sono la conferma di una speranza, anche se non dobbiamo abbassare la guardia” ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera. “I numeri continuano a diminuire. Ma la cosa più significativa è la riduzione del dato delle terapie intensive: nessuna nuova entrata e una parte è uscita.

Continua la curva in discesa per il numero di contagi in Regione Lombardia. E sebbene Cremona abbia numeri più alti di ieri, 81 contro i 26 del giorno precedente (complessivamente salgono quindi a 3.869), la tendenza rimane buona. Complessivamente a livello regionale sono 1.047 i nuovi casi, per un totale di 43.208. La notizia migliore è che calano i ricoverati in terapia intensiva: 1.330 contro i 1.324 di ieri. I ricoverati in totale sono 11.883 (+68), mentre i decessi salgono a 7.199 (+381).

Tra le altre province lombarde chi cresce di più è ancora Milano (+235 per un totale di 8.911), seguita da Brescia (+154 per un totale di 8.367. Bergamo raggiunge gli 8.803 contagi (+139). Crescono più di Cremona anche Monza Brianza (+100, 2.462) e Pavia (+97, 2.133). A Mantova la crescita è stata di 71 casi, a Como di 39, a Lecco 33, a Lodi 29, a Varese 27 e a Sondrio 24. “I dati di oggi sono la conferma di una speranza, anche se non dobbiamo abbassare la guardia” ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera. “I numeri continuano a diminuire. Ma la cosa più significativa è la riduzione del dato delle terapie intensive: nessuna nuova entrata e una parte è uscita. E’ ancora presto per cantare vittoria, ma il dato importante è il trend di minore accesso alle terapie intensive, che cala giorno per giorno. I dimessi sono 10.885: anche questo numero continua a crescere significativamente e questo è importante”.

Intanto continua il monitoraggio degli spostamenti dei lombardi. “Domenica avevamo il 28% di mobilità rispetto a un giorno normale, mentre lunedì siamo andati al 42%, dato in linea con la scorsa settimana” spiega il vice presidente della Regione, Fabrizio Sala. “Certo che ci sono le attività essenziali, come sanità, logistica, coloro che svolgono lavori essenziali, aziende che si riconvertono producendo dispositivi medici per non doverli più comprare all’estero”. Ma la Regione chiede uno sforzo in più alla popolazione: scaricare l’app della protezione civile regionale, AllertaLOM, e compilare il questionario che presto sarà disponibile sul coronavirus, per consentire agli scienziati di mappare il rischio del contagio.

LA TABELLA DELLE PROVINCE LOMBARDE

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