Cronaca

Don Claudio Rubagotti è tornato a casa, ora la parrocchia casalese prega per don Cesare Castelli

"Come parrocchie siamo esortati a pregare insieme alle ore 18.00 la preghiera del Santo Rosario, anticipata dal suono delle nostre campane. Il Catechismo ci insegna che la Parola di Dio parla all'uomo. La nostra preghiera prende corpo mediante parole, mentali o vocali".

CASALMAGGIORE – Don Claudio Rubagotti, parroco di Casalmaggiore, è tornato a casa. E ora l’apprensione della parrocchia è tutta per don Cesare Castelli, ricoverato in Terapia Intensiva. E’ un post su Facebook della gruppo della Parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo e fare il punto della situazione. “Da alcune ore il nostro Abate parroco don Claudio è di rientrato nella sua abitazione. Ringrazia tutte le persone che lo hanno chiamato o hanno chiesto informazioni a don Arrigo sul suo stato di salute; vi abbraccia, vi benedice e vi invita a ritirare il testo dell’omelia del Santo Padre di venerdì sera. Preghiamo ancora per don Cesare ricoverato nel reparto di terapia intensiva qui all’Oglio Po, preghiamo per tutta la Chiesa Italiana, per i sacerdoti, per le persone che stanno combattendo questa pandemia e per quelle persone che lontano dai loro cari sono tornati tra le braccia del Padre. Dunque preghiamo davvero; come parrocchie siamo esortati a pregare insieme alle ore 18.00 la preghiera del Santo Rosario, anticipata dal suono delle nostre campane. Il Catechismo ci insegna che la Parola di Dio parla all’uomo. La nostra preghiera prende corpo mediante parole, mentali o vocali. Ma la cosa più importante è la presenza nel cuore a colui al quale parliamo nella preghiera”.

“Sappiamo infine – spiega il post firmato direttamente dai sacerdoti di Casalmaggiore – che la vita liturgica è un compito centrale nella vita del sacerdote e anche del cristiano, ciò significa che anche la preghiera deve essere una realtà prioritaria alla scuola di Cristo. Diciamo questo per ricordarvi che don Angelo in casa sua e don Arrigo in Duomo, a porte chiuse, celebrano ogni giorno la Santa Messa, uniamoci spiritualmente e se qualcuno avesse dei defunti da ricordare ci avvisi. I numeri di telefono li avete, contattateci. Si ricorda inoltre che le nostre chiese sono aperte, per ricordarci che il Signore ci aspetta anche solo per una breve visita che si può fare. Buona fine di Quaresima alla riscoperta vera del Cristo, morto e risorto. Spezzato si dona. Ucciso sta in croce. Morti fa vivere. Anche attraverso di noi”.
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