C'è speranza oltre la paura: le pizze di Mino e le brioche di Santo Stefano. Due regali per l'Oglio Po
Una bella storia di umanità che rinfranca lo spirito, ulteriormente rilanciato verso un cauto ottimismo dal fatto che per la prima volta da inizio emergenza da un paio di giorni il Pronto Soccorso dell’ospedale Oglio Po e, a cascata, tutti i reparti interni, stanno respirando con qualche ricovero in meno rispetto alla media precedente.
CASALMAGGIORE – Mino Valitutto è originario di Salerno, ma da 45 anni vive nel comprensorio Oglio Po, al quale ormai si è legato. Residente a Sabbioneta, tra la provincia cremonese e quella mantovana ha aperto diverse pizzerie legate al nome “Bella Napoli” e in queste settimane di emergenza ha pensato di fare qualcosa per il territorio che 45 anni fa lo ha accolto, e in particolare per l’ospedale di riferimento, l’Oglio Po. Dalla pizzeria di Vicobellignano, una di quelle che fanno parte della catena “Bella Napoli”, tutte le sere ad eccezione del lunedì e del martedì che sono giorni di chiusura, partono una ventina di pizze preparate per medici e infermieri del nosocomio di Vicomoscano. “E’ il minimo che possiamo fare – spiega Mino – e ovviamente non vogliamo essere pagati: è il nostro omaggio per queste persone che stanno lottando anche per noi”.
Mino ha dato disposizione ai suoi dipendenti e al suo staff di preparare, a fine turno, decine di pizze, a seconda delle esigenze dell’ospedale e del personale in turno, e di farle recapitare al nosocomio. Il servizio a domicilio, peraltro, in queste settimane di grande emergenza sanitaria, è l’unico rimasto aperto nella catena “Bella Napoli”. Una bella storia di umanità che rinfranca lo spirito, ulteriormente rilanciato verso un cauto ottimismo dal fatto che per la prima volta da inizio emergenza da un paio di giorni il Pronto Soccorso dell’ospedale Oglio Po e, a cascata, tutti i reparti interni, stanno respirando con qualche ricovero in meno rispetto alla media precedente.
Intanto la generosità sta toccando altri casalesi, che si spendono per la comunità e in particolare per medici e infermieri. La parrocchia di Santo Stefano e San Leonardo, infatti, nelle scorse ore ha preparato 140 brioche al cioccolato, che sono poi state fatte arrivare da Angela Bigi, parrocchiana che lavora all’Oglio Po, proprio all’ospedale di Vicomoscano. A giudicare dai commenti di una infermiera sulla pagina Facebook della parrocchia, un regalo gradito, per appagare non tanto la fame del corpo, quanto quella dello spirito. Le brioche facevano parte della scorta del bar dell’oratorio, erano congelate, ma sono state cotte dal vicario don Arrigo Duranti e da alcuni parrocchiani e poi inscatolate nei cartoni della pizza: “Un piccolo gesto per potervi ringraziare e cercare di esservi vicini sostenendovi, per quel che possiamo, in questo periodo molto difficile. Un gesto semplice. Vi affidiamo a Gesù” il messaggio fatto pervenire agli operatori sanitari di Casalmaggiore scritto sui cartoni usati per il trasporto.
Giovanni Gardani