Salute

L'appello di Barbara: "Sono stata dimessa ma sto ancora male: chi può mi aiuti almeno con l'ossigeno"

"Sin qui ho dovuto centellinare quello che aveva a disposizione, arrivando a utilizzarne sei volte meno del dovuto. Così però sto rischiando grosso: chi può e chi è competente in materia sanitaria, mi dia una mano”.

CASALMAGGIORE – E’ un grido d’aiuto quello di Barbara Vietta, 41 anni, residente a Casalmaggiore, che è stata colpita dal Coronavirus. “Lo scorso 17 marzo – racconta – sono stata portata al Pronto Soccorso Oglio Po, perché la mia dottoressa, dopo avermi visitata in casa, mi ha spiegato che la situazione era grave ed era giusto andare subito in ospedale. Ho passato giornate d’inferno, ma sono forte e infatti in stanza riuscivo comunque ad alzarmi almeno per andare in bagno: ero l’unica a farcela. Tuttavia non stavo bene, chiaramente, e non mi ha aiutato vedere persone che se ne sono andate in poco tempo, spesso compagne di stanza e di disavventura. Mercoledì 25 sono stata dimessa, ma adesso mi sento ancora male, mi sento uno straccio e non mi reggo in piedi”.

L’appello di Barbara è di poter avere almeno una bombola d’ossigeno. “Ho forti problemi respiratori – spiega Barbara – che persistono anche dopo essere stata dimessa. Chiedo di poter essere contattata da qualcuno dell’ASL o dell’ASST, perché non voglio morire a 41 anni: io ho bisogno quantomeno di una bombola d’ossigeno. Sin qui ho dovuto centellinare quello che aveva a disposizione, arrivando a utilizzarne sei volte meno del dovuto. Così però sto rischiando grosso: chi può e chi è competente in materia sanitaria, mi dia una mano”.

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