Comunità Laudato Sì: "Tutelare le isole del Po: Santa Lucia e Umberto I
In tempi in cui tutto sembra essere legato a doppia mandata al virus, con annessi e connessi, altre realtà emergono. In questo caso queste realtà vengono a galla nel vero senso della parola, trovando spazio nella quotidianità. Lo spunto arriva dalla Comunità Laudato Sì Città di Viadana che parla di isole del Po.
In tempi in cui tutto sembra essere legato a doppia mandata al virus, con annessi e connessi, altre realtà emergono. In questo caso queste realtà vengono a galla nel vero senso della parola, trovando spazio nella quotidianità. Lo spunto arriva dalla Comunità Laudato Sì Città di Viadana che parla di isole del Po. Laudato Sì prende il nome dall’enciclica papale emanata da Papa Bergoglio in cui una visione abbastanza slegata dal culto religioso a favore di argomenti legati alla natura ed all’impronta che l’uomo lascia sull’ambiente che lo ospita. Noi Ambiente e Salute, Slow Food Oglio Po, Distretto Bio – Casalasco Viadanese e l’Associazione Persona-Ambiente di Casalmaggiore supportano questa iniziativa:
“Recentemente abbiamo appreso dalla stampa locale che l’Amministrazione Comunale di Viadana ha messo in vendita due isole sul fiume Po inserendole di nuovo nel Piano triennale delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Il comune aveva acquistato tali isole dal Demanio ed aveva già tentato a più riprese di alienarle senza però alcun esito. Si tratta delle isole:
? “Umberto I” ampia 56.110 metri quadrati, suddivisa in 14 lotti e avrà una base d’asta di 79.852 Euro;
? “Santa Lucia” costituita da due lotti per un totale di 13.180 metri quadrati, base d’asta di 29.655 Euro.
La sottoscritta Comunità Laudato Si’ Città di Viadana, fondata il 4 maggio 2018 (si allega alla presente la Dichiarazione fondativa), riunitasi pubblicamente in data 26 gennaio 2020 a Viadana (MN) a seguito dell’evento “Festa dei popoli e dell’ambiente” oltre ad aver presentato e caldeggiato il progetto “ PIANTIAMO 60 MILIONI DI ALBERI, MA NON SOLO” campagna nazionale per contrastare la crisi climatica, attraverso l’impegno voluto e sottoscritto da diverse persone e associazioni”.
La riqualificazione ambientale dell’area è alla base della proposta del collettivo soprattutto attingendo ad incentivi dalla Regione o prevenienti dall’Europa. Le isole, infatti, sono considerate vere e proprie banche della biodiversità e come tali vanno tutelate e migliorate con attività quali la piantumazione di essenze autoctone.
“La sottoscritta associazione si impegna ad offrire, unitamente ad altre entità ed associazioni operanti sul territorio che condividono la presente istanza, le proprie competenze, risorse e disponibilità di volontariato al fine di garantire il buon esito del progetto in proposta anche “adottando” i lotti delle isole in questione attraverso piani di autofinanziamento”.
Alessandro Soragna