Sport

Sport e Coronavirus: il Rugby Viadana 1970 ferma l'attività agonistica

Le attività del Rugby Viadana 1970, conformemente a quanto succede alle altre realtà sportive ed in osservanza al comunicato federale, chiudono temporaneamente a seguito di un confronto tra il presidente Giulio Arletti e lo staff medico. Attualmente lo stop imposto agli atleti gialloneri è fino al prossimo 3 aprile con l’invito della società di mettersi a disposizione di associazioni di volontariato.

Le attività del Rugby Viadana 1970, conformemente a quanto succede alle altre realtà sportive ed in osservanza al comunicato federale, chiudono temporaneamente a seguito di un confronto tra il presidente Giulio Arletti e lo staff medico. Attualmente lo stop imposto agli atleti gialloneri è fino al prossimo 3 aprile con l’invito della società di mettersi a disposizione di associazioni di volontariato.

Di seguito la lettera scritta e firmata dallo staff medico giallonero ed indirizzata al patron dei leoni viadanesi…

“Egregio signor Arletti,

in merito a quanto riportato dalla stampa specializzata riguardo alla ripresa degli allenamenti collettivi da parte di una società partecipante al campionato di Top 12, noi sottoscritti Sandro Gregorio e Vincenzo De Biase, in qualità di medici responsabili della società da Lei presieduta, vogliamo precisare quanto segue. Il territorio comunale di Viadana è quello più colpito dai contagi in tutta la Provincia di Mantova. L’amministrazione comunale ha emanato nei giorni scorsi delle norme che restringono ulteriormente quanto già presente nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo u.s., limitando moltissimo la possibilità di praticare l’attività fisica, che comunque si può praticare individualmente.

La Federazione Medico Sportiva italiana in un comunicato del giorno 17 marzo 2020 ha raccomandato:

  1. Per le Società Professionistiche l’interruzione degli allenamenti collettivi allo stato sino al 3 aprile
  2. Per le Società Dilettantistiche l’interruzione degli allenamenti collettivi fino a nuove indicazioni
  3. Per il Settore giovanile scolastico l’interruzione degli allenamenti collettivi sine al 30 giugno (cit.)

Allo stato attuale non è possibile garantire che non si verifichino contagi durante gli allenamenti collettivi, sia all’all’aperto sia, a maggior ragione, in palestra, per la promiscuità dell’uso delle attrezzature: la semplice misurazione della temperatura corporea non è probante per l’assenza di contagiosità e i tamponi non sono disponibili se non per i soggetti selezionati, secondo le norme del Ministero della Salute e dell’Amministrazione della Protezione Civile italiana. Peraltro il risultato dei tamponi non è immediato e non garantisce che in un preciso momento una persona non sia contagiosa non sia contagiata.

Per i motivi su esposti, noi Medici della società Rugby Viadana 1970 riteniamo che non si debbano riprendere gli allenamenti collettivi dei nostri atleti sino a quando non saranno variate sia la situazione pandemica attuale, sia le norme e i suggerimenti emanati dalle alte autorità dello stato e dall’FMSI”.

Alessandro Soragna

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