Il sindaco di Dosolo: "L'inno di Mameli suonato in piazza per infondere coraggio"
“Abbiamo voluto dare un segnale per infondere coraggio – commenta il sindaco dosolese, Pietro Bortolotti – la situazione al momento è seria..."
Nel paradosso di stare uniti sotto il segno della bandiera o sulle note dell’inno, ma restando distanti l’uno dall’altro, risiede la chiave per aprire la porta che porta lontano dall’incubo Covid-19. A Dosolo è stata una domenica particolare perché in una piazza vuota, alla volta di mezzogiorno, si sono alzate le note di “Fratelli d’Italia” come un collante a tenere unite le speranze in un momento di grande difficoltà. “Abbiamo voluto dare un segnale per infondere coraggio – commenta il sindaco dosolese, Pietro Bortolotti – la situazione al momento è seria con 13 persone risultate positive, anche se due di loro sono ormai guarite, ma la proiezione potrebbe fare aumentare questa cifra. In effetti questo è quanto mi risulta – continua il primo cittadino – dopo aver parlato con i medici di famiglia che lavorano nel territorio”.
L’amministrazione sta lavorando gomito a gomito con la Protezione civile che, oltre a questa iniziativa, porterà ad un servizio di volontariato finalizzato a dare supporto alle famiglie in difficoltà e soprattutto agli over 65 ed ai soggetti più fragili con la spesa a domicilio ed i medicinali necessari.
“Non solo – aggiunge Bortolotti -, ma abbiamo intenzione di recuperare i libri nelle scuole e riconsegnarli ai singoli alunni con l’aiuto dei bidelli per agevolare lo studio da casa”.
Infine è stato attivato un numero di telefono per il sostegno psicologico (0375/687269) ed anche Don Stefano dà il proprio contributo con dei video che possano rinfrancare le persone bisognose di un ulteriore supporto morale.
“L’inno è stato un segnale che abbiamo voluto dare, in tempi di flash mob, al capoluogo, ma andremo anche nelle frazioni”.
Alessandro Soragna