Economia

Confcommercio: 'Pronti alla chiusura: meglio farlo ora per un po' che per sempre'

Come detto, Confcommercio, che chiede al Governo “misure eccezionali e risolutive”, non si oppone alla chiusura temporanea e ribadisce che “vanno create le condizioni per permettere alle aziende di ripartire appena l’emergenza sarà in fase di risoluzione”, si aspetta “subito dopo aiuti immediati, seri e concreti”.

Confcommercio disposta alla chiusura “di tutte le attività non indispensabili, se questo servirà ad accelerare i tempi di risoluzione dell’epidemia” perché ritiene “sensato (e responsabile) chiudere ora per un po’ per non chiudere per sempre”. Ad annunciarlo è il presidente Vittorio Principe che è intervenuto sul delicato momento del settore a seguito delle limitazioni imposte per contrastare la diffusione del coronavirus: ““E’ un momento molto duro per le imprese che rappresentiamo. Forse il più duro dai tempi dell’ultima guerra. E’ un momento in cui tutti noi, associazioni, imprenditori e cittadini, siamo chiamati a fare dei sacrifici per poter far ripartire in fretta il Paese”.

Principe ha quindi spiegato: “Siamo consapevoli, come Commercio, Turismo, Servizi e Professioni, di rappresentare la parte economica più esposta alle conseguenze di questo evento imprevedibile, e saremo quelli che rischiano di pagare il conto più caro. Ma proprio per questo occorre stare insieme ed uniti”. “La Confcommercio -prosegue – in questi giorni sta lavorando gomito a gomito con le istituzioni a tutti i livelli per individuare le scelte più opportune e per garantire alle imprese quelle tutele necessarie in un momento eccezionale. Stiamo procedendo in piena sinergia con tutti gli interlocutori istituzionali per definire la gestione di una situazione in cui tutto è in continuo e profondo divenire”.

Come detto, Confcommercio, che chiede al Governo “misure eccezionali e risolutive”, non si oppone alla chiusura temporanea e ribadisce che “vanno create le condizioni per permettere alle aziende di ripartire appena l’emergenza sarà in fase di risoluzione”, si aspetta “subito dopo aiuti immediati, seri e concreti”. In attesa di un decreto per le prime misure di sostegno all’economia, Confcommercio ritiene che lo stesso “debba contenere una parte fiscale molto importante, con la sospensione di pagamenti, ritenute e contributi, oltre alla moratoria dei mutui”. La stessa attenzione “va riservata al tema del lavoro”, come spiega Principe: “Chiediamo che trovi conferma e concreta attuazione la totalità degli ammortizzatori sociali. Così come va istituito un sistema di indennizzi commisurato alla perdita del fatturato per i lavoratori autonomi e titolari di partita Iva”.

Sul tavolo anche il tema del credito: “Guardiamo con fiducia all’accordo tra Abi e Associazioni di rappresentanza (Confcommercio in primis) per il prolungamento o la sospensione dei mutui. Ma occorre che lo stesso accordo sia immediatamente operativo. Queste agevolazioni devono essere garantite a tutti, concesse in modo agile, senza richiedere una burocrazia infinita”. “Come Confcommercio e Ascomfidi – prosegue – abbiamo chiesto agli Istituti di credito del territorio un impegno in questa direzione. Noi stessi, con la nostra cooperativa fidi, stiamo perfezionando nuovi pacchetti dedicati a dare liquidità alle imprese. Strumenti utili a dare fiducia ad un sistema economico di micro imprese che, anche dopo questa emergenza, dovrà tornare ad essere la “spina dorsale dell’Italia”.

Per affrontare l’emergenza occorre che anche l’Europa faccia la propria parte: “L’Unione non può limitarsi a “concederci” un po’ di flessibilità, ma deve prevedere finanziamenti a fondo perduto, escludendo dal computo del deficit italiano le somme spese in questa emergenza. Ci aspettiamo che questa volta l’Europa dia attuazione a quello che avevano vagheggiato i Padri fondatori: un sistema economico e sociale basato sulla solidarietà e su comuni valori etici e non una federazione fondata sulle banche e sul profitto”. “A Bruxelles – prosegue – devono capire che siamo di fronte a un evento senza precedenti. Serve il contributo verticale e orizzontale di tutte le istituzioni, dall’Europa, al Governo centrale, fino alla Regione e alle Amministrazioni locali”.

Il Segretario Generale Paolo Regina, poi, aggiunge:  “La Confcommercio sta monitorando in tempo reale la situazione delle imprese di Cremona e Provincia e non nascondo che c’è molta preoccupazione. Per questo, abbiamo attuato una linea diretta con le aziende che si avvale di social, mail, video, web e telefono per fornire tutte le informazioni necessarie in tempo reale”. Regina quindi aggiunge: “Per quanto riguarda la consulenza in materia di cassa integrazione, Fis e sostegno alle imprese abbiamo condiviso il problema con le rappresentanze sindacali degli enti bilaterali per fornire in tempi rapidi gli accordi utili per partire con le misure di sostegno. Siamo consapevoli del ruolo che la nostra Associazione riveste per informare correttamente e per orientare le scelte degli imprenditori. Abbiamo canali diretti con le istituzioni a tutti i livelli e forniamo assistenza praticamente h24”. “Ma – conclude il Segretario -, al di là della necessaria assistenza, vorremmo che alle nostre imprese arrivasse un messaggio importantissimo: ‘Non siete soli’. La nostra Associazione è al vostro fianco per far sì che questo brutto momento non lasci indietro nessuno. Avete il nostro sostegno e, tutti insieme saremo più forti per ripartire meglio di prima”.

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