Salute

Annalisa Malara, la cremonese che ha scoperto il paziente-1, candidata alla Rosa Camuna dal Movimento 5 Stelle

Una situazione quasi surreale, che ha portato il medico a insospettirsi: ha così chiesto alla moglie dell’uomo se avesse avuto rapporti riconducibili alla Cina, ed è emersa la famosa cena con il collega, poi risultato negativo.

Si chiama Annalisa Malara, ha 38 anni ed è di Cremona, il medico anestesista che, a Codogno, ha capito per prima il focolaio italiano della malattia, individuando il coronavirus nel paziente 1, Mattia, che era stato ricoverato all’ospedale di Codogno con una polmonite leggera ma resistente alle terapie. La donna, intervistata su Repubblica, ha dichiarato di aver riflettuto molto sulla situazione del suo coetaneo, che non rispondeva a farmaci e cure.
Annalisa, che ora abita a Lodi, ha frequentato il liceo classico Manin, sezione A, per poi laurearsi nel 2007 all’università di Pavia in anestesia e rianimazione. “Per esclusione ho concluso che se il noto falliva, non mi restava che entrare nell’ignoto” ha detto la dottoressa Malara a Repubblica. E il pensiero è andato al Coronavirus. “Mattia dal 14 febbraio aveva la solita influenza, che però non passava” si legge nell’articolo. “Il 18 è venuto in pronto soccorso a Codogno e le lastre hanno evidenziato una leggera polmonite. Il profilo non autorizzava un ricovero coatto e lui ha preferito tornare a casa. Questione di poche ore: il 19 notte è rientrato e quella polmonite era già gravissima”.

Una situazione quasi surreale, che ha portato il medico a insospettirsi: ha così chiesto alla moglie dell’uomo se avesse avuto rapporti riconducibili alla Cina, ed è emersa la famosa cena con il collega, poi risultato negativo. Per fare il tampone la dottoressa Malara ha dovuto chiedere l’autorizzazione all’azienda sanitaria, assumendosi la responsabilità di qualcosa che non era previsto dalla prassi. Nella serata del 20 febbraio, il responso che non lasciava più spazio a dubbi: Mattia era positivo. Fortunatamente nessuno dei medici che si sono presi cura di lui è stato contagiato: sono usciti dalla quarantena proprio in questi giorni, senza accusare sintomi. I compagni di liceo ricordano Annalisa come una grande amante della matematica e dello sport, soprattutto della corsa.

Il Movimento 5 Stelle Lombardia ha candidato al Premio Rosa Camuna proprio l’anestesista. La candidatura era stata annunciata già nella giornata di martedì 3 marzo, prima che le generalità del medico anestesista fossero rese note. Stefano Paglia, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Codogno, ha spiegato che “nel primo pomeriggio di giovedì 20, dopo il trasferimento dalla medicina alle terapie intensive, si è accesa la lampadina all’anestesista che ha salvato tutti dalla catastrofe”. Poi una collega “forzando il protocollo, ha fatto fare il tampone. Prima ancora di avere conferme, personale e reparti sono stati messi in sicurezza”.

Marco Degli Angeli, consigliere regionale del M5S Lombardia, dichiara: “È un gesto che fa onore alla Sanità lombarda, un’eccellenza se pensiamo alle capacità e ai sacrifici di cui è capace il suo personale nonostante i tagli a cui è sottoposto da anni il settore dalla politica regionale.L’anestesista ci ha consentito di anticipare una catastrofe consentendo l’avvio dei protocolli di emergenza. Ci sono momenti nei quali ogni minuto è prezioso per salvare vite umane”. “Questa donna – aggiunge -, grazie alle sue doti ha anticipato il disastro rendendo a tutto il Paese, e non solo alla Lombardia, un servizio encomiabile. La Rosa Camuna, massima onorificenza della Lombardia vada a lei. Il suo intuito e la sua prontezza sono valori fondamentali nel lavoro di prevenzione e cura delle malattie e devono essere un esempio quotidiano per la politica e per i cittadini. Nel salvare vite umane ha reso grande la Lombardia e il Paese”.

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