Sabbioneta, i lavori al Baluardo San Nicola svelano una meraviglia: ecco la cortina muraria rinascimentale
“Il manufatto, in parte nascosto da una scarpata - spiega Marco Pasquali, sindaco di Sabbioneta - risulta innestato nel muro divisiorio realizzato lungo il confine di proprietà con la contigua Fondazione Isabella Gonzaga, e si pensa ora di restituirlo ad una piena leggibilità".
SABBIONETA – Iniziati lo scorso 24 febbraio, i lavori di riqualificazione del Baluardo San Nicola, lungo le mura cinquecentesche di Sabbioneta, hanno svelato nelle scorse ore una sorpresa. I lavori, finanziati con il contributo di Regione Lombardia e condotti, per gli aspetti archeologici, sotto la direzione scientifica del dott. Leonardo Lamanna della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Cremona, Lodi e Mantova, hanno infatti riportato in luce un tratto della cortina muraria rinascimentale che collegava il baluardo di San Nicola ed il baluardo di San Giovanni, demolita attorno al 1921 per l’apertura dell’attuale via Pesenti e la realizzazione delle attigue espansioni residenziali.
“Il manufatto, in parte nascosto da una scarpata – spiega Marco Pasquali, sindaco di Sabbioneta – risulta innestato nel muro divisiorio realizzato lungo il confine di proprietà con la contigua Fondazione Isabella Gonzaga, e si pensa ora di restituirlo ad una piena leggibilità nel quadro del nuovo assetto dell’area, anche come segno tangibile del più consistente tratto di mura abbattuto negli anni Venti del secolo scorso”. L’intervento sull’area San Nicola, progettato e diretto dall’arch. Federico Bianchessi di Cremona sotto l’egida del RUP geom. Raffaella Argenti e con lo scavo archeologico condotto dal dott. Gianluca Mete, si contestualizza nel quadro di una serie di iniziative che il Comune di Sabbioneta ha da tempo intrapreso per la riqualificazione del circuito murario, di concerto con la Soprintendenza ed in coerenza con il Piano di Gestione Unesco.
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